ROMA. "L'azione di questa notte come noto si è sviluppata nella base aerea da cui erano partiti gli attacchi con uso di armi chimiche nei giorni scorsi. Contro un crimine di guerra il cui responsabile è il regime di Assad", sono le parole del premier Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi, dove ha aperto il Cdm con un'informativa sulla situazione siriana.
L'attacco in Siria agita anche la politica italiana. Gentiloni ha telefonato nella notte all'alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Federica Mogherini.
"Credo che le immagini di sofferenza che abbiamo dovuto vedere nei giorni scorsi in seguito all'uso delle armi chimiche non possiamo pensare di rivederle", dice Gentiloni durante il Cdm. "Chi fa uso di armi chimiche non può contare su attenuanti e mistificazioni. L'Italia è sempre stata convinta che una soluzione duratura per la Siria vada cercata nel negoziato. Era e resta la nostra posizione. Il negoziato deve comprendere tanto le forze di opposizione quanto il regime, sotto l'egida delle nazioni unite con ruolo decisivo e costruttivo della Russia".
"In queste ore ho avuto colloqui con Hollande e Merkel, con i quali abbiamo preso il comune impegno perché l'Europa contribuisca alla ripresa dei negoziati in Siria. C'è l'impegno comune - prosegue il premier - perché l'Europa contribuisca alla ripresa dei negoziati".
"Sono convinto che l'azione di questa notte non ostacoli ma acceleri la chance per il negoziato politico", ha aggiunto. "Gli Stati Uniti hanno definito la loro azione come puntuale e limitata e non come una tappa di una escalation militare".
Il ministro degli Esteri Alfano afferma che 'l'Italia comprende le ragioni di un'azione militare Usa proporzionata nei tempi e nei modi' come 'segnale di deterrenza verso i rischi di ulteriori impieghi di armi chimiche da parte di Assad'.
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