ROMA. «Un commento semplice: l'ho convocato, mi ha manifestato le sue scuse, mi ha presentato le sue dimissioni e io le ho respinte con riserva». Lo ha ribadito la sindaca di Roma Virginia Raggi uscendo dal Campidoglio.
«Ci stanno massacrando, un vero e proprio linciaggio mediatico che si sta scatenando proprio nel momento in cui l'amministrazione comunale prende importanti decisioni che cambiano il modo di governare questa città». È quanto afferma l'assessore all'Urbanistica di Roma Paolo Berdini nella nota in cui rimette il suo mandato.
«Non sto a raccontare di pesanti insulti e minacce che ricevo quotidianamente in rete aggiunge - ora siamo passati anche alle trappole». «Da mesi il sottoscritto lavora per riportare la materia urbanistica e l'affidamento degli appalti pubblici nella più assoluta trasparenza. È questo il programma della nuova amministrazione: un'azione limpida che evidentemente crea problemi ad alcuni gruppi di potere».
Riferendosi poi agli insulti e alle minacce che riceve in rete e alle trappole l'assessore osserva che «questo è il rischio che corrono coloro che vogliono rompere vecchi e consolidati equilibri di spartizione che non abbiamo mai accettato e non accetteremo mai».
Nuova grana dunque in Campidoglio. Il giorno dopo la notizia dell'indagine in concorso con Salvatore Romeo per abuso d'ufficio in relazione alla nomina del suo fedelissimo a capo della segreteria, scoppia il 'caso' Berdini. L'assessore all'Urbanistica della capitale in un colloquio con 'la Stampa' avrebbe parlato di una sindaca "impreparata" e con "intorno una banda".
Lui puntualizza di non aver mai concesso una intervista al giornale. Ma il colloquio viene confermato. Dopo un confronto con la sindaca, l'assessore rimette il mandato: "Ribadisco la stima alla sindaca Raggi e rimetto il mio mandato", dice in una nota, respinta, come scritto, con riserva dalla sindaca.
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