ROMA. Dopo il pressing della Roma, su Virginia Raggi scatta quello degli avversari politici al massimo livello per sbloccare il progetto del nuovo stadio dei giallorossi. Dopo Francesco Totti e l'allenatore della Roma Luciano Spalletti, scendono in campo con l'hashtag #FamoStoStadio - twittato dal capitano - il segretario del Pd Matteo Renzi e il ministro allo Sport Luca Lotti. La replica della sindaca Raggi non si fa attendere, rivolta alla bandiera della Roma: «Caro Francesco Totti ci stiamo lavorando. #FamoStoStadio nel rispetto delle regole. Ti aspettiamo in Campidoglio per parlarne». Per la prima volta Raggi di fatto dice sì. E il destino dell'impianto si deciderà a breve: domani, dopo settimane di stasi, il Campidoglio incontrerà di nuovo i proponenti, l'As Roma e l'imprenditore Luca Parnasi. Ieri, dopo la super-blindatura dell'amministrazione M5S, torna a farsi sentire anche Beppe Grillo, che che dal blog rivendica i «43 successi più importanti di Virginia Raggi e della sua giunta nei primi 7 mesi di governo» in Campidoglio: dagli oltre 366 milioni di euro per il trasporto pubblico locale all'abbassamento della tariffa sui rifiuti. «Noi ci siamo buttati a capofitto in questa avventura e, nonostante le difficoltà, stiamo iniziando a cambiare la città. Non sono parole, sono fatti», rivendica il leader a 5 Stelle. Sullo stadio, invece, interviene l'ex premier Renzi. «Non è solo un fatto economico per il territorio (posti di lavoro e indotto), ma soprattutto un fattore di crescita e competitività per tutto il mondo sportivo italiano - dice il leader Pd -. Se si dice no a tutto come accade in qualche città, si blocca il futuro. Si bloccano gli investimenti». «Il governo non c'entra niente. Ma io sto con il Mister Spalletti. #famostostadio», dice pure il ministro dello Sport Luca Lotti. Ieri l'allenatore è intervenuto in diretta su Sky Sport per lanciare il suo slogan. Il dibattito continua su twitter con il presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito (M5S) che tranquillizza Totti: «Non te preoccupà Capitano: #famostostadio e #famolobene. Con ASRoma lavoriamo a progetto innovativo». Oggi dovrebbe tenersi una riunione, durante la quale si entrerà maggiormente nel dettaglio del progetto in vista della scadenza del 3 marzo, data in cui terminerà la proroga che il Campidoglio ha chiesto e ottenuto nella conferenza dei servizi. Dopo le riserve espresse sui livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale l'amministrazione Raggi ha una lista di temi da affrontare nel periodo di sospensione. Tra queste, l'annoso tema della riduzione delle cubature, su cui si dovrebbe raggiungere un'intesa con i proponenti. A tal fine in Campidoglio, però, serve prima una quadra interna ai Cinque Stelle, tra i più dialoganti e i più critici. «Vedo che sullo Stadio il Comune sta cambiando idea. Se è così, entro il 3 marzo produca atti ufficiali», la 'sfidà del governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Al momento, infatti, l'ultimo atto depositato dal Comune è il parere non favorevole al progetto, con le condizioni per trasformare il no in un sì.