ROMA. «Ritengo grave e inaccettabile che uomini e risorse dell'apparato giudiziario vengano utilizzati per perseguire un disegno ai miei danni», «oggi siamo di nuovo al centro della scena politica» e «cosa succede? Che certa magistratura, sottolineo: non tutta la magistratura, torna ad aggredirmi a spese degli italiani». Lo afferma Silvio Berlusconi, al Messaggero, riguardo al suo nuovo rinvio a giudizio.
L'ex premier si difende dall'accusa e spiega: «Il cosiddetto processo Ruby, pur concludendosi con un'assoluzione, ha danneggiato in modo drammatico la reputazione delle persone coinvolte. Molte ragazze sono state fatte passare letteralmente per prostitute», «vite rovinate», «sono saltati matrimoni e relazioni affettive», «nessuna possibilità di trovare un fidanzato serio, un lavoro, una casa in locazione» e «mi sono solo sentito in dovere di aiutarle».
«Le ho aiutate - afferma -, le aiuto e le aiuterò», alla «luce del sole», «con bonifici bancari, il mezzo più trasparente e tracciabile che esiste», «uno strano modo quello di comprare il silenzio di qualcuno raccontandolo a migliaia di persone».
Berlusconi torna poi ad analizzare lo scenario politico sottolineando che «sarebbe ora di ridare significato e contenuto alla parola democrazia. Dunque, il Parlamento si metta a lavorare subito» sulla legge elettorale, «perchè gli italiani hanno diritto di votare al più presto».
Spiega di temere un'alleanza Pd-Fi per un governo di "responsabilità": "Sento parlare sempre più spesso di grande coalizione dopo le elezioni. È un'idea sbagliata, le grandi coalizioni sono una patologia del sistema democratico". "Il nostro obbiettivo è vincere le elezioni, nell'ambito di un centrodestra che per essere vincente deve basarsi non sulle paure, ma sulla serietà, la concretezza, sulla politica del fare, sul rinnovamento". E ritiene ancora possibile, "anzi necessario", un accordo di governo con Salvini e Meloni.
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