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Migranti, Mattarella: "L'Unione Europa faccia la sua parte"

ROMA. «Nell'ambito dell'Unione Europea è  indispensabile che tutti i paesi membri - non solo quelli di  primo ingresso come l'Italia - facciano la loro parte sulla base  di quei valori di solidarietà ed integrazione su cui si fonda  l'unione stessa».

Lo afferma il presidente della Repubblica,  Sergio Mattarella, nel messaggio inviato in occasione della  Giornata internazionale dei migranti, sottolineando la coerenza  dell'Italia con i principi fondanti del progetto di integrazione europea. «La Giornata Internazionale dei  Migranti - scrive il capo dello Stato - ricorda alla coscienza  di ciascuno di noi quanto sia impegnativa l'applicazione  dell'art. 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo  adottata nel 1948.

"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed  eguali in dignità e diritti.  Un principio ispiratore che deve continuare a indicare,  all'intera comunità internazionale, la via da intraprendere.  Le migrazioni sono un fenomeno che va affrontato, in maniera  strutturale e condivisa, con l'intento di far fronte anzitutto  ai drammi umanitari che le caratterizzano e di impegnarsi a  rimuovere le cause che sono alla base dei flussi. Un approccio  che necessita di una convinta unità di intenti a livello  internazionale per raggiungere pace e stabilità.  Nell'ambito dell'unione europea è indispensabile che tutti i  paesi membri - non solo quelli di primo ingresso come l'Italia -  facciano la loro parte sulla base di quei valori di solidarietà  ed integrazione su cui si fonda l'unione stessa.

Ai migranti è richiesto di compiere lo sforzo di adattarsi ad  un contesto anche molto diverso da quello delle società di  origine.   L'Italia ha sempre mantenuto sul tema migratorio una  posizione in linea con i valori fondanti del progetto di  integrazione europea e continua a mettere in campo ogni sforzo  per far fronte a un fenomeno che anche nel 2016 ha, purtroppo,  causato troppe vittime. Ogni perdita umana è una ferita per  l'umanità intera e a questo dobbiamo rivolgere il nostro  pensiero, costruendo reti di solidarietà rispettose dei diritti  delle persone migranti».

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