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Boldrini: "Basta con l'odio in politica"

ROMA. «Ci sono stati toni eccessivi, da fine del mondo. L'odio non può essere la cifra della politica. Nel nostro Paese c'è un serio problema e non vorrei che sottovalutandolo finisse fuori controllo». Lo afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un'intervista al Corriere della Sera in cui invita tutti gli italiani a votare: «la partecipazione va sempre incoraggiata, tanto più dopo fratture così profonde».

«Mi preoccupa quando i toni della polemica trascendono. E poi, a parte la campagna elettorale, mi preoccupa in generale la disinformazione, che attribuisce alle persone cose mai dette», dichiara Boldrini.

«Assistiamo a una sistematica azione di delegittimazione e non è un problema solo della politica, investe tutti i campi. L'unica forma di resistenza civile è svelare le bufale con la verità oggettiva dei fatti».

«Il vento della protesta in Italia soffia da tempo. La rabbia non si arginerà se non si cambiano le politiche economiche dell'Europa, se non si portano risultati e se non si migliora la vita delle persone», dice la presidente della Camera. Sulla possibilità che l'Italia esca dall'Euro, «alla fine saranno gli italiani a decidere e non sarei cosi catastrofica nella previsione. Che vinca il Sì o prevalga il No l'Italia reggerà».

Guardando al centrosinistra, «nel campo progressista si sono create lacerazioni e divisioni. Dentro il Pd c'è una spaccatura. In Sinistra italiana, che pure è compatta a favore del No, ci sono sensibilità e prospettive diverse. E il referendum ha diviso anche la società civile», osserva Boldrini, secondo cui «dal 5 dicembre la parola d'ordine deve essere ricucire, riprendere le fila del dialogo, sia a livello istituzionale che a livello politico».

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