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Alfano apre al rinvio del referendum dopo il sisma. Renzi: "Ipotesi che non esiste, punto"

ROMA. "L'ipotesi dello spostamento" della data del referendum "non esiste, punto. E del resto Alfano mi sembra che l'abbia messa in tono dubitativo". Lo afferma il premier Matteo Renzi a 'Effetto giorno', su Radio24.

"Non perdiamo tempo in queste vicende". Quello sul rinvio della data del referendum "è un dibattito surreale: pur di non parlare del referendum una volta la settimana c'è un argomento a piacere su cui si discute. Di rinvio ha parlato non soltanto il ministro. E' legittimo che Alfano abbia dato una disponibilità alle opposizioni. Ma abbiamo detto che l'argomento non è in discussione, si vota il 4 dicembre, evitiamo di incrociare referendum e terremoto: non hanno niente a che vedere".

"Se vince il No l'Italia perde un'occasione, se il Sì si semplifica. Non voglio parlare di quel che faccio io. Quello che faccio è chiaro da sempre". Così risponde il premier Matteo Renzi a Radio 24 a chi gli domanda se si dimetterà in caso di vittoria del No al referendum. "Ho molta autostima, secondo alcuni troppa - aggiunge - ma sono ben consapevole che il mio destino personale vale molto meno della riforma costituzionale che è per i nostri figli".

E ancora: "Questo è un referendum su cui l'Italia si gioca il proprio domani e il 5 dicembre la domanda sarà se l'Italia è in condizione di essere un Paese più semplice e in grado di affrontare la globalizzazione. Qui ci sono i cittadini che votano, come si fa ad avere paura della democrazia?", aggiunge con riferimento all'esito del referendum.

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