ROMA. «Questi ultimi anni, deve credermi, non li ha vissuti con molta serenità... Non vorrei sembrare una persona oppressa da visioni negative a priori, come in parecchi casi diventano i miei coetanei. Abbiamo attraversato fasi belle e meno belle, mio marito ed io. Come capita a tutti. Però le delusioni di quest'ultimo periodo sono state cocenti per entrambi» e la «delusione maggiore di cui parlo riguarda il futuro dei nostri giovani, costretti ad andare all'estero se vogliono costruirsi qualcosa. Volevamo qualcosa di diverso». Lo dice Franca Ciampi, moglie del presidente emerito appena scomparso, al Corriere della Sera.
«Siamo bisnonni», dice, «e speravamo che finalmente si realizzassero prospettive meno complicate per chi verrà dopo di noi, per i nostri bisnipoti». «Sono persuasa che l'affetto e la stima con cui oggi lo si commemora nascono forse anche dall'ansia di cancellare certe villanie e scatti d'inciviltà che ha subìto. Ma lasciamo perdere. Conta una cosa, adesso, per me: sono sicura che papà è in paradiso, perchè era molto buono e molto perbene».
«Sono dieci anni che Carlo patisce e può immaginare come è stato l'ultimo periodo. Abbiamo avuto momenti molto duri e io, nonostante cercassero di allontanarmi dal suo capezzale - per proteggermi, lo comprendevo - non ho potuto staccarmene mai. Sono vecchia, ho quasi 96 anni anch'io... e, sì, sono molto, molto provata». «Quando tra poche ore ci sarà la messa funebre e lo porteremo a Livorno, il 19 settembre, cadrà l'anniversario del nostro matrimonio. Settant'anni fa. Può comprendere quanto il cuore sia gonfio».
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