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Protesta degli anestesisti siciliani: no ai tagli

PALERMO. "Se passa il piano di riorganizzazione della rete dell'emergenza urgenza della Regione Sicilia presentato dal governo regionale, trovare un posto di rianimazione in Sicilia sarà come vincere al Superenalotto". Lo dice il presidente regionale degli anestesisti e rianimatori Emanuele Scarpuzza, che aggiunge: "Il piano dell'assessore Lucia Borsellino prevedeva sulla base dalle linee guida del ministero della Sanità un incremento di 101 posti di rianimazione. Adesso il nuovo piano dell'assessore Baldo Gucciardi prevede il taglio di 48 posti. In Sicilia ce ne sono 282 e già sono pochi. Dovrebbero essere uno ogni 10 mila abitanti e quindi 507. Adesso invece di incrementarli si pensa a ridurli. Considerate che nel Lazio, regione che ha gli stessi abitanti della Sicilia, ce ne sono 480".

I posti letto di rianimazione secondo il piano dovrebbero essere aboliti a Castelvetrano e Marsala a Partinico, nell'ospedale Ingrassia ed a Termini Imerese, a Patti, Milazzo, Taormina e nell'ospedale Piemonte Puleo, ad Acireale e Militello Val Di Catania, a Modica, Lentini e Sciacca.

"Un piano di riordino - conclude Scarpuzza - che noi contesteremo in ogni sede istituzionale. Sono scelte che vanno contro la salute dei cittadini. In inverno già con questi posti letto siamo costretti a trasferire pazienti in Calabria e in Campania con l'elisoccorso. Figurarsi se tagliano 48 posti letto. Nel piano tra l'altro sono previste un numero ridotto di ambulanze con rianimatore a bordo che tante vite a salvato in questi ultimi anni in giro per la Sicilia. Per Scarpuzza inoltre i tagli provocheranno anche una riduzione delle donazioni di organi. "Come si sa - afferma - gli espianti si fanno proprio nelle rianimazioni".

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