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La Bonino scommette su Sala: "Con lui porterò Milano nel mondo"

MILANO. «La città metropolitana di Milano conta quasi 3 milioni di abitanti ed è una delle aree più proiettate nel mondo, non solo nel settore economico, ma anche per la cultura e l'arte, la ricerca scientifica, le università e per la gestione di questioni come l'inclusione dei migranti».

Lo afferma Emma Bonino al Corriere della Sera, chiarendo, dopo la richiesta del candidato Beppe Sala di farle da consigliera, quale sarebbe il suo ruolo: «In tutti questi ambiti, sarei felice di dare consigli su come le libertà e i diritti possono andare a braccetto tra loro, cercando di scambiare le migliori pratiche con grandi aree metropolitane europee, ma anche con democrazie fragili come quella tunisina».

«Ci deve anche essere una idea di città - spiega Bonino - che dia un senso ai singoli interventi. Le Regioni sono state utilizzate per affermare uno pseudo-federalismo identitario, fatto di piccole patrie, spese pazze, distruzione ambientale e un pizzico di clericalismo, come nella sanità. Nelle città, che sono per natura senza confini e multiculturali, penso possibile il riscatto di un federalismo vero, della partecipazione praticata che noi Radicali - aggiunge Bonino -, possiamo vantare, non quella evocata a parole e rimandata a quando si avrà il 51% dai vertici dei 5Stelle».

«Il risultato delle grandi città - osserva quindi Bonino - è importante per la direzione di marcia del paese». «Perchè - si chiede dunque - Salvini, Meloni e compagnia non hanno il coraggio di apparentarsi con Raggi e Appendino, o Di Maio con Parisi? Per non doverne rispondere nelle urne».

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