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Rifiuti all'estero contro l'emergenza? Crocetta: il governo faccia pure

GELA. "Se il governo centrale vuole portare la spazzatura all'estero faccia pure, se invece ci autorizza a utilizzare le prerogative dell'articolo 191 (del dlg 152/2006 ndr) per avviare l'impiantistica, il problema potrà essere affrontato adeguatamente". Lo ha detto il governatore, Rosario Crocetta, rispondendo ai cronisti a Gela.

"Potremo costruire quegli stessi impianti - ha spiegato, Crocetta - che altri come Cuffaro non hanno realizzato quando c'era l'emergenza e la possibilità di farlo e non lo hanno fatto. Non hanno costruito i termovalorizzatori mentre le discariche erano tutte in mano ai privati".

"Gli impianti ora li stiamo facendo noi, stiamo mettendo un argine all'emergenza, però la bacchetta magica con ce l'abbiamo - ha aggiunto -. Un appalto ha dei tempi, quasi tutti gli impianti siciliani si stanno mettendo a norma, altri si stanno realizzando, abbiamo bisogno di qualche mese ancora". La scadenza per il conferimento nelle discariche è prevista per il primo giugno. "Se il governo non riconosce questo si assume una grave responsabilità nei confronti del popolo siciliano", ha concluso Crocetta.

Sulla gestione dei rifiuti interviene anche Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia: “Su come gestire i rifiuti il governo Crocetta continua ad avere poche idee e pure confuse. Dopo tre anni e mezzo di pseudo governo, si accorgono di non avere più tempo e invocano l’emergenza. Ma non è la stessa richiesta di sempre, fatta e rifatta più volte?”

E aggiunge: “E’ ormai dimostrato e accertato che le dichiarazioni d’emergenza servono solo a fare altri e nuovi danni. La Sicilia è da 15 anni in regime di emergenza e i risultati si vedono: discariche sature, raccolta differenziata a zero, rifiuti per strada. Adesso parlano di un’altra riforma, l’ennesima legge da discutere, approvare e poi da non applicare. Il governo Crocetta ha fallito allo stesso modo degli esecutivi precedenti. A pagare sono solo i siciliani, con le bollette più care d’Italia e il servizio di raccolta e smaltimento peggiore del Paese".

 

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