PALERMO. «Sulle città metropolitane non ho nessuno scontro con il presidente dell'Ars Ardizzone nè con Bianco o Orlando». Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta.
«Per ben tre volte - prosegue - il governo ha presentato all'Ars la norma che prevedeva che la governance delle città metropolitane fosse affidata ai sindaci dei capoluoghi.E per tre volte la norma è stata bocciata dal Parlamento con voto segreto. Quindi l'impugnativa non riguarda una scelta del governo ma del Parlamento. Prendo atto che alcuni rappresentanti di aree politiche parlamentari, che sono stati sempre contrari al fotto che il sindaco della città metropolitana coincidesse con quello del capoluogo, sono oggi disposti a discutere su quella norma per risolvere il problema col governo».
«Saremmo felici se tutto ciò avvenisse. Se nel Parlamento si dovesse registrare tale volontà - aggiunge Crocetta - si potrà proporre la norma e approvarla. Come governo diciamo 'dura lex, sed lex', abbiamo il dovere di rispettare il Parlamento e dobbiamo avviare le città metropolitane, che rappresentano un importante strumento di crescita per la Sicilia».
«Se tale legge non sarà modificata, fisseremo comunque la data per le elezioni dei sindaci, perchè una questione di forma relativa alla scelta del sindaco, non può bloccare la costituzione delle città metropolitane. Per quanto riguarda il patto per le città, - conclude il governatore - la Regione ritiene corretto che a firmarlo siano i sindaci dei capoluoghi. Se qualcuno ritiene poi che esista un problema formale di rappresentanza, il documento potrebbe essere sottoscritto concretamente anche dai commissari delle città metropolitane, che hanno titolo per potervi partecipare. Tutto qua».
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