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Unioni civili, Consiglio d'Europa: legge ok ma servono le adozioni

Nils Muiznieks, commissario dei diritti umani dell'organizzazione paneuropea

STRASBURGO. Per il Consiglio d'Europa l'approvazione delle legge sulle unioni civili da parte del Senato è un passo in avanti nella giusta direzione perchè risponde alla maggior parte delle richieste formulate all'Italia con le sentenze emesse della Corte dei diritti umani di Strasburgo.

Tuttavia, secondo il commissario dei diritti umani dell'organizzazione  paneuropea, Nils Muiznieks, occorrerà ora consentire anche le adozioni in modo «da eliminare questa restante discriminazione e allineare pienamente le leggi italiane con la giurisprudenza della Corte».

«Il testo approvato dal Senato ieri è in linea con quanto domandato dalla Corte europea dei diritti umani nella sentenza Oliari e altri verso Italia del 21 luglio 2015». È quanto osserva oggi in una nota il segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland, dopo il via libera dal Senato.

«È il primo passo, in attesa del voto della Camera, perchè l'Italia diventi il 27esimo Stato membro del Consiglio d'Europa a riconoscere le unioni civili per le coppie dello stesso sesso» rileva Jagland.

Anche il commissario dei diritti umani dell'organizzazione paneuropea, Nils Muiznieks, accoglie «con grande piacere» la decisione del Senato. «È un passo importante verso la garanzia della piena uguaglianza di milioni di cittadini italiani e apprezzo la determinazione mostrata dal governo per l'approvazione del testo» afferma Muiznieks.

Tuttavia il commissario confida nel fatto «che il prossimo passo sarà una legge che permetterà l'adozione, così da eliminare questa restante discriminazione e allineare pienamente le leggi italiane con la giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani».

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