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Primarie: Salvini apre a Parisi per Milano, no a Bertolaso a Roma

In una intervista al Quotidiano nazionale, Salvini parla del vertice postderby di domenica sera con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni

ROMA.  Il leader della Lega Matteo Salvini apre su Stefano Parisi candidato sindaco del centrodestra a Milano, chiude su Guido Bertolaso a Roma. In una intervista al Quotidiano nazionale, Salvini parla del vertice postderby di domenica sera con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni: «Un incontro molto utile. Siamo entrati nel merito delle città, dei candidati e dei programmi».

Parisi per Milano, dice dunque Salvini, «per me può andare benissimo. Se nel curriculum c'è capacità amministrativa, onestà, competenza non mi interessano grandi nomi, ma persone
perbene e normali».

Alla domanda se siano in corsa anche il direttore del Giornale Alessandro Sallusti e la parlamentare di Fi Daniela Santanchè, risponde: «Sono tutte persone valide. Una cosa dev'esser chiara: noi giochiamo per vincere. Milano merita di più rispetto a Pisapia. Serve un candidato che prenda un voto in più della sinistra. Corrado Passera o Maurizio Lupi? No,
grazie».

Su Roma, dove Berlusconi insiste sulla candidatura dell'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, Salvini frena: «Bertolaso è una brava persona che ha fatto tantissimo per l'Italia. Ma ha un processo in corso nel bel mezzo della campagna elettorale e sarebbe attaccabile dalla sinistra e dai giudici. Il candidato - aggiunge - lo decideremo insieme a tutta la coalizione».

Alla domanda se a Napoli, invece, c'è convergenza su Gianni Lettieri, Salvini dice: «Ho apprezzato il fatto che pur avendo perso le elezioni cinque anni fa, Lettieri sia rimasto a fare
opposizione in Consiglio comunale».

Fermo Salvini è su Bologna: «La mia non è un'impuntatura. Ma a Bologna c'è una squadra di centrodestra che sta già lavorando da mesi, ha un programma preciso e un progetto politico che coinvolge gli altri partiti e la società civile. La partita di Bologna è apertissima, la candidata c'è: Lucia Borgonzoni».

A Torino, poi, «Osvaldo Napoli può andare bene, ha esperienza politica alle spalle». Se non si trova un accordo in alcune città, comunque niente primarie: «Le primarie - afferma Salvini - mi piacciono a livello nazionale per decidere chi sarà il candidato che sfiderà Renzi alle Politiche. A livello locale, invece, a questo punto farebbero solo perdere altro tempo».

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