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Camera, sì alle mozioni per il rilancio del Mezzogiorno

ROMA. Sì dell'Aula della Camera alle mozioni sulle iniziative per il rilancio del Mezzogiorno d'Italia. In base ai testi approvati dopo un lungo ed articolato dibattito, il governo risulta impegnato, tra l'altro: "A rispettare inderogabilmente la data del 30 aprile 2016 per la ricognizione e quantificazione dell'ammontare delle risorse disponibili per la decontribuzione e a porre in essere ogni iniziativa utile affinché tale misura possa vedere il «via libera» da parte della Commissione europea".

Il governo dovrà poi "definire un puntuale cronoprogramma per l'anno 2016 per la piena operatività di ciascun piano di intervento, istituendo una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e assumendo iniziative per prevedere anche la possibilità di poteri sostitutivi in caso di ritardi o paralisi per ragioni burocratiche".

Oltre a ciò, il governo dovrà individuare "entro il 2016 ulteriori risorse" per il Sud, arrivare ad "un complessivo della qualità del sistema dei trasporti e di mobilità nel Mezzogiorno"; a promuovere piani di rigenerazione urbana articolati in base alle dimensioni delle realtà urbane, partendo dalla messa in sicurezza e valorizzazione dei centri storici per un recupero socio-economico dei contesti, nonché in ottica di promozione turistica".

Il governo è quindi impegnato, sulla base dei documenti approvati dall'Aula, a prevedere per il 2016 "un piano straordinario di interventi pubblici a sostegno dell'alfabetizzazione digitale finalizzato a superare un evidente ritardo accumulato dal Mezzogiorno in questo strategico settore per il rilancio dell'economia; a supportare e tutelare le produzioni agricole di qualità soprattutto in sede comunitaria; a promuovere, coinvolgendo Invitalia, una struttura di 'scouters' di elevatissimo profilo in grado di «cercare», con particolare attenzione agli operatori italiani e di origine italiana che hanno raggiunto posizioni di rilievo nel tessuto produttivo e finanziario delle realtà di residenza, investimenti produttivi da allocare presso le aree industriali del Sud".

Previsti poi investimenti "in un rafforzamento delle attività di orientamento per i giovani che intendono intraprendere studi universitari anche per contrastare il fenomeno del calo delle iscrizioni, e per sostenere le attività degli atenei del Mezzogiorno, valutando l'opportunità di correggere alcune criticità per quanto concerne i criteri di distribuzione delle risorse".

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