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Termovalorizzatori, è scontro con Roma, Crocetta: "Una nuova proposta"

PALERMO.  "La conferenza Stato-Regioni non si è ancora espressa, il tema era all'ordine del giorno della seduta dell'altro ieri ma è stato rinviato al 4 febbraio. Abbiamo il tempo per elaborare una proposta da portare alla prossima riunione". Lo chiarisce il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, a proposito della polemica sull'ipotesi che in Sicilia vengano realizzati due maxi termovalorizzatori.

La Sicilia si è opposta al piano del Governo nazionale che prevede la realizzazione di una decina di termovalorizzatori, piano che ha avuto l'ok anche dalla Conferenza Stato-Regioni. Renzi tira dritto per la costruzione di due grossi impianti nell'Isola, un piano che non sta bene a Crocetta che aveva inviato al controproposta di sei strutture ma di dimensioni più piccole.

"Il governo Renzi non imponga maxi termovalorizzatori, ci lasci stabilire in accordo con i comuni le dimensioni delle strutture", ha tagliato corto il presidente della Regione.

"Sull'annunciato piano nazionale che prevede la realizzazione in Sicilia di due mega inceneritori - ha dichiarato il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando -, non è pensabile che il governo nazionale agisca senza consultare la Regione e gli Enti locali. Come dimostra il recente provvedimento della Corte Costituzionale sullo "Sblocca Italia", non è per altro legittimo che su temi di questa rilevanza si scavalchino le competenze delle Regioni. Analogamente - conclude Orlando -, non è pensabile che sul tema dei rifiuti la Regione continui a non agire o, peggio, ad agire in direzione contraria a quella della tutela degli interessi pubblici e dei cittadini".

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