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Brunetta: "Voci su mio cambio? Gossip, resto al mio posto"

Renato Brunetta

ROMA. «Le voci su mio cambio? Gossip ridicolo». Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, in un'intervista al Corriere della Sera in cui invita il centrodestra a lavorare «fin da subito», puntando su programmi «non avventuristici» e mostrando «unità non solo a parole ma nei fatti» per cogliere la «grande occasione» di battere un Renzi che sta per incontrare «due semafori rossi»: una manovra correttiva e il referendum sulle riforme.

Alle amministrative «è indispensabile correre uniti ovunque», ma senza rinunciare al simbolo, dice Brunetta, secondo cui «il quadro economico e politico porterà alla sconfitta di Renzi. L'Ue pretenderà una manovra correttiva, e Renzi affronterà le amministrative nella peggior situazione possibile». Il premier «in autunno potrebbe subire un'altra sconfitta sul referendum confermativo della riforma istituzionale. Il fronte del no, non solo ad una riforma eversiva ma a Renzi, è composto dal nostro 32%, dal 28% del M5S, da Sel, dalla sinistra Pd». Per questo «abbiamo un'enorme occasione», da cogliere «con programmi anche duri: opponendosi all'egemonia tedesca, con la flat tax, dicendo basta al buonismo e all'invasione dell'immigrazione clandestina, con una giustizia non politicizzata e più efficiente»; evidenzia Brunetta. «Un centrodestra unito è più credibile dell'opposizione irresponsabile di Grillo. E nonostante la fatica nel costruirla, è meglio una coalizione come la nostra con forze convergenti pur nelle loro diverse identità che il pensiero unico del Pd di Renzi, dove chi dissente è trattato da traditore».

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