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Opa di Verdini su FI: a gennaio molti passeranno da noi

Denis Verdini

ROMA. In un mese "raddoppieremo" i parlamentari di Ala: sarà "un regalo di Natale" che mi faccio. Denis Verdini ricompare in tv alla vigilia delle feste e annuncia che molti parlamentari stanno per lasciare Forza Italia a causa degli sbandamenti che da mesi si registrano nel partito azzurro.

"Penso ci sia una grande riflessione proprio per la situazione di disagio che si è creata in Forza Italia. Nel mio gruppo parlamentare saranno in molti ad arrivare e non solo tre" spiega Verdini alla trasmissione In mezz'ora di Lucia Annunziata su Rai Tre. Cero, aggiunge subito, "l'esplosione di Forza Italia mi dà ragione, ma è un dolore. Non sono felice".

Intanto Silvio Berlusconi non ha ancora sciolto la riserva sulla sua presenza al Quirinale per il tradizionale incontro con le Alte cariche dello Stato al quale è stato invitato, confermando gli interrogativi sulla sue effettiva discesa in campo per trainare le comunali con il suo impegno diretto. Ma si materializza via telefono parlando con i militanti di FI di Imola snocciolando le linee guida di un manifesto di Governo sulla falsariga dei precedenti "programmi liberali".

Sulle pensioni minime a 1000 euro, chiusura di Equitalia, abolizione della tassa di successione, il diritto alla difesa nella propria abitazione e tante altre idee note e meno note. Ma è Verdini oggi a rubare la scena. Dopo aver discettato di banche e management, a partire dalla inchiesta sul Credito cooperativo fiorentino che lo riguarda, difende a spada tratta il ministro Boschi "attaccata dal partito del complotto".

"Conoscendo come sono fatte la banche locali, non vedo un conflitto di interessi. L'attacco sembra molto strumentale. Questa Italia deve cambiare, c'è sempre il partito del preconcetto, del complotto", spiega tranquillo il leader di Ala confermando ancora una volta che nel patto del Nazareno non c'era alcun "salvacondotto" per il Cavaliere. Forse complice una domenica natalizia, a prendere le difese di Forza Italia ci pensa solo il senatore Francesco Giro: "A Denis Verdini rispondo che se lui raddoppia le poltrone noi presto con Silvio Berlusconi in campo raddoppieremo i voti, ben oltre il 20% perché la politica in Europa e nel mondo si costruisce con i leader carismatici come tu Denis ci hai sempre detto".

Ma è chiaro che ormai Ala rappresenta un serbatoio di voti in Parlamento da non trascurare. "Verdini - dice il vicesegretario Pd Debora Serracchiani - è un membro del centrodestra" ma "su alcuni temi lui e il suo gruppo hanno ritenuto che ci fossero le condizioni per votare insieme al governo. Stiamo affrontando riforme epiche per questo Paese, se vuole dare una mano, la dia. Questo non significa cambiare le maggioranze di governo e non significa che entri al governo lui".

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