ROMA. Via libera della commissione Bilancio della Camera all'emendamento del governo che recepisce in Legge di Stabilità il dl «salva-banche». Si tratta del decreto che ha consentito di garantire la continuità all'operatività di Banca delle Marche, Banca popolare dell'Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti, salvaguardando i depositi e i prestiti.
Passata subito, invece, la ''sterilizzazione'' delle aliquote Ires che, con il calo previsto dal 2017, avrebbe penalizzato le banche che hanno accumulato crediti da scontare dalle imposte future. Le banche scaldano comunque il clima tra maggioranza e opposizione nella legge di stabilità.
Il dibattito ha impegnato un'intera giornata. Non è ostruzionismo, ma solo un confronto su un tema scottante, che richiede tempo. Ma proprio per questo il Pd decide di ritirare i propri emendamenti. Ne rimangono un paio. Il più importante da 90 giorni di tempo al ministero dell'Economia per fissare i criteri che saranno utilizzati per rimborsare i risparmiatori truffati,che hanno visto bruciare i propri risparmi.
Non passano nemmeno gli emendamenti che puntano ad allargare la platea di chi può ottenere i rimborsi, ora limitati alle sole persone fisiche e ai mini-imprenditori. Rimangono fuori anche le Onlus. I primi interventi sono quelli più lunghi. Parla il presidente dei deputati di Fi, Renato Brunetta, secondo il quale ''il governo aiuta i soliti noti''. Poi interviene Daniele Pesco del M5s.
Dovrebbe parlare per 5 minuti ma viene interrotto dopo 15 dal presidente della commissione Francesco Boccia che stringe i tempi. I deputati M5s intervengono massicciamente e nel mirino finisce soprattutto il ministro delle riforme, Maria Elena Boschi. ''Ci giungono voci per le quali il ministro Boschi si starebbe aggirando per la Camera - dice il deputato cinquestelle Alessio Villarosa - Venga in commissione così può spiegare la posizione del padre e del fratello su Banca Etruria''.
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