ROMA. "Facciamo tutti i controlli che servono, ma bisogna essere consapevoli che chi vuole rinchiuderci in casa non può avere la meglio". Così il premier Matteo Renzi partecipando all'inaugurazione del nuovo pronto soccorso dell'ospedale S.Spirito di Roma." In queste ore c'è una sfida alla nostra identità e ai nostri valori collettivi. Si cerca di colpire la quotidianità. Per questo bisogna affermare con forza che non ci lasceremo prendere dalla psicosi, dall'isteria e dalla paura" ha aggiunto il premier.
"Quando Zingaretti mi ha mandato un Sms per propormi di inaugurare il pronto soccorso ho pensato 'perché no', era una buona idea anche per dare qualche messaggio sul Giubileo. Il Giubileo però non è solo l'occasione per lavori e cantieri ma serve a ricordarci la dimensione umana che ci caratterizza. Per come lo ha proposto il Papa è innanzitutto un ritorno alle origini, mettersi in marcia per ritrovare se stesse e accogliere come si fa in un ospedale".
Renzi sente Obama, a centro colloquio Siria-Iraq. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto una conversazione al telefono con il presidente Usa Barack Obama. Al centro del colloquio, si apprende da fonti di Palazzo Chigi, la situazione internazionale, con particolare riguardo a Siria e Iraq, dopo il punto fatto ad Antalya sul contrasto dell'Isis e lo stato delle relazioni con la Russia.
Dopo il punto sul contrasto dell'Isis fatto al G20 in Turchia con i partner del Quint (Usa, Francia, Germania, Italia, UK), Matteo Renzi e Barack Obama, nel corso di un colloquio telefonico, si sono dati appuntamento a Parigi dove entrambi saranno impegnati nel vertice Cop21 a fine mese.
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