ROMA. "Renzi ha sottolineato come con questo governo il fondo sanitario nazionale sia cresciuto anno dopo anno. È primo passaggio molto importante, capiamo che le Regioni avrebbero voluto un maggior aumento ma il fondo continua a crescere". Così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti al termine del vertice. "Al termine dell'incontro - ha detto De Vincenti - abbiamo stabilito di proseguire nel confronto con tavolo di confronto che deve portare ad un'intesa sulla legge di stabilità e due tavoli tecnici sulla governance della spesa farmaceutica e su costi standard".
"Abbiamo due strade: o scegliamo il muro contro muro e la demagogia o giochiamo la carta della serietà e noi ci siamo". E' la premessa con cui, a quanto si apprende da alcuni presenti, Renzi si sarebbe rivolto alle Regioni, precisando che "bisogna essere chiari: non c'è taglio alla sanità". "Se vogliamo - ha detto il premier - possiamo lavorare insieme per governare i processi complicati della sanità. Però dobbiamo essere chiari: non c'è taglio alla Sanità, ci sono meno soldi di quanto le Regioni chiedono ma i fondi comunque aumentano e si passa a 111 miliardi".
Nella legge di Stabilità ci sono ''risorse a disposizione delle Regioni che vanno gestite bene per fare bene i servizi con i cittadini, a cominciare dal settore sanitario'', ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio al termine dell'incontro con le Regioni.
A palazzo Chigi la riunione tra le regioni e il governo, presente il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, il ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan e quello della Semplificazione e P.a, Marianna Madia. La delegazione delle regioni è guidata dal presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino; numerosi governatori arrivati in serata a Roma per partecipare all'incontro.
Chiamparino, definito percorso per condivisione - "Mi pare sia sia definita un'intesa di percorso e per alcuni aspetti di merito che mi pare possa portare a condividere la legge di stabilità, che peraltro in una conferenza definimmo un bicchiere mezzo pieno": lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, che sta tenendo insieme al governo. "Riteniamo che ci sia una intesa di percorso che ci fa considerare positiva la riunione", ha detto Chiamparino. Rimangono "due i problemi": i 4,2 miliardi di tagli che derivano dal pregresso ("due miliardi incidono per il minor aumento del fondo sanitario, il resto insiste sugli altri comparti"), mentre "il secondo tema è la sanità: c'è un aumento di un miliardo. I conti dicono che il costo complessivo da coprire è di 2 miliardi tra contratti, farmaci innovativi, Lea".
"Abbiamo definito una dead-line per capire le possibili novità alla luce di un lavoro che sarà fondamentale, visto che tra l'altro si occuperà anche di centralizzazione degli acquisti, soprattutto per capire le ricadute finanziarie di questo lavoro e quindi capire se il miliardo mancante può essere implementato nel 2016 o se si possono fare interventi sulla pluriennalità", ha detto Chiamparino. "Dato che le mie dimissioni non sono legate alla Legge di stabilità, non c'è rapporto tra le due questioni e quindi sono confermate", ha spiegato Chiamparino.
"Venerdì avremo un consiglio dei ministri che varerà il decreto che risolverà un problema di natura contabile" delle Regioni. Così il sottosegretario Claudio De Vincenti conferma che venerdì in cdm ci sarà il dl "Salva-Regioni".
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