LIMA. «Dopo anni di polemiche, discussioni e anche grossi litigi sul nostro ruolo, l'Italia è tornata e vuole tornare da protagonista». Così il premier Matteo Renzi incontrando ieri a Lima la comunità italiana.
«Stiamo facendo - ha sostenuto Renzi - le riforme che servono, che hanno portato il segno più alla crescita, l'aumento del numero di occupati. Ed è salito anche l'amor proprio, ma tornerà quando giocherà un ruolo importantissimo nel mondo».
"Stiamo facendo - ha sostenuto Renzi - le riforme che servono, che hanno portato il segno più alla crescita, l'aumento del numero di occupati. Ed è salito anche l'amor proprio, ma tornerà quando giocherà un ruolo importantissimo nel mondo".
"L'Italia - ha spiegato Renzi - è un paese meraviglioso per il suo passato, ma non basta. Tutto lo sforzo che stiamo facendo a Roma è per il desiderio profondo di prendere questa storia e darle un futuro. L'Italia torni ad essere un faro di civiltà. Noi a volte ci buttiamo giù ma le cose si possono cambiare". Renzi ha rivendicato "la relazione di amicizia fortissima con le Americhe che forse negli ultimi anni andava coltivata un po' di più". E ricordato che l'unico suo predecessore è stato il presidente Gronchi. Ringraziando i numerosi italiani presenti in Perù e dopo aver fatto salire sul palco Don Hugo, fondatore dell'operazione Mato Grosso, ha ribadito che "da quest'anno i fondi per la cooperazione internazionale torneranno a crescere: 120 milioni quest'anno, 240 il prossimo e 360 quello dopo ancora".
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