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Marino, formalizzate le dimissioni
Non è più il sindaco di Roma

ROMA. Ignazio Marino ha formalizzato le dimissioni da sindaco di Roma, consegnandole al presidente dell'assemblea capitolina Valeria Baglio. Da domani scattano i 20 giorni previsti dalla legge passati i quali le dimissioni saranno esecutive ed irrevocabili. Il 2 novembre dunque Marino decadrà dall'incarico.

"Ho ricevuto poco fa dal sindaco di Roma Ignazio Marino la lettera con cui comunica le proprie dimissioni. Le dimissioni, in base all'articolo 53 del Tuel, diventano efficaci trascorso il termine di 20 giorni", fa sapere la presidente dell'Assemblea Capitolina Valeria Baglio.

"Marino è amareggiato per le dimissioni, ma c'è anche la serenità e la responsabilità di una decisione presa per il bene della città - continua Baglio -. Da oggi decorrono i 20 giorni in base all'articolo 53 del Tuel prima che diventino efficaci le dimissioni ed è ovvio che le sue dimissioni sono state fatte per il bene della città".

Prima di formalizzare le dimissioni Marino ha partecipato in mattinata ad una riunione sulle priorità della città metropolitana di Roma. "La crisi politica in atto - si legge in una nota dell'Ufficio Stampa della Città metropolitana - non deve influire sull' andamento delle attività della Città metropolitana, sulla programmazione di lavori pubblici, interventi nei territori. Perciò questa mattina Ignazio Marino, nella sua veste di sindaco metropolitano, ha incontrato il delegato alla pianificazione strategica e territoriale e al bilancio, Gianni Paris, e il vicesindaco metropolitano, Mauro Alessandri".

"Abbiamo discusso - ha spiegato Marino - di importanti provvedimenti urgenti. Già alcuni di questi saranno presentati oggi per l'approvazione al coordinamento dei delegati che si riunirà alle 15 e poi al Consiglio della Città Metropolitana". Si tratta, tra gli altri, del Piano Esecutivo di Gestione, del programma delle opere pubbliche per la programmazione di bilancio 2016-2018, delle linee guida sul piano strategico della Città metropolitana. A questi provvedimenti si aggiungeranno, poi, anche l'adozione delle disposizioni sulla polizia metropolitana e gli atti di indirizzo per l'avvio delle procedure sui lavori pubblici da eseguire quest'anno, come ad esempio quelli per 38 plessi scolastici e per interventi sulla mobilità.

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