PALERMO. Stupore e qualche mugugno in ambienti del Pd e tra alcuni parlamentari regionali democratici per un incontro che l'assessore regionale all'Economia, Alessandro Baccei, ha avuto a Palazzo dei Normanni due giorni fa con i deputati 'renzianì nel corso del quale avrebbe anticipato pezzi della manovra finanziaria per il 2016. «Se così fosse - sussurrano alcuni esponenti dem - sarebbe veramente anomalo, perchè non è certamente una riunione di corrente la sede migliore per far prendere corpo alla manovra». Chi era presente alla riunione parla, tuttavia, di «confronto proficuo» e «non di incontro fatto contro qualcuno». «Baccei era in commissione Bilancio e poi ci ha raggiunti, abbiamo discusso della situazione finanziaria e di altro: di confronti di questo tipo ce ne vorrebbero di più», afferma un deputato renziano. Intanto, il buco nel bilancio 2015 di 500 milioni di euro a fronte del quale l'assessore Baccei sta predisponendo un blocco della spesa, e che i tecnici del Dipartimento Economia derubricano a «questione contabile sulle entrate» sostenendo che quei fondi saranno comunque incassati seppure in ritardo rispetto alle previsioni, potrebbe mettere una pietra sopra all'ipotesi, più volte ventilata, di un ulteriore manovra di assestamento entro fine anno, da approvare prima del nuovo documento finanziario. Era stato il presidente pro-tempore della commissione Bilancio dell'Ars, Vincenzo Vinciullo (Ncd), a parlare per primo della necessità di una nuova manovra correttiva per dare risposte a quei settori rimasti esclusi dall'assestamento di bilancio.