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Bagarre all'Ars, scontro tra i deputati di Sicilia Democratica

PALERMO. S'è aperta con una piccola bagarre  la seduta parlamentare di questo pomeriggio. A sala d'Ercole è  andato in scena uno scontro tutto interno al gruppo di Sicilia  democratica, col capogruppo Totò Lentini sfiduciato e sostituito  dal deputato Giambattista Coltraro. Ad accendere la miccia è  stato il documento letto in aula col quale Coltraro e gli altri  deputati hanno di fatto sfiduciato Lentini «colpevole» di avere  avviato la discussione col Pdr per la fusione in «Sicilia  Futura», il nuovo movimento voluto dall'ex ministro Totò  Cardinale. Il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha  cercato di calmare gli animi ricordando che quanto avvenuto  riguarda dinamiche interne a un gruppo parlamentare. I deputati di Sd Carmelo Currenti,  Luisa Annunziata Lantieri e Giambattista Coltraro hanno accolto  all'unanimità la richiesta di adesione al gruppo parlamentare di  Salvatore Giuffrida.

È stata portata avanti inoltre «la mozione  di sfiducia nei confronti di Salvatore Lentini, il quale, contro  la linea maggioritaria del gruppo e del movimento Sicilia  Democratica, ha cercato di portare avanti una confederazione con  il gruppo Drs, senza ottenere l'adesione preventiva della  maggioranza dei parlamentari e dei dirigenti del movimento», si  legge in una nota. «Infatti, i quadri dirigenti del movimento,  rappresentanti le nove province siciliane, la scorsa settimana  hanno deliberato, alla presenza del presidente, senatore Nuccio  Cusumano e della maggioranza del gruppo parlamentare, - prosegue  la nota - che la detta confederazione non rientra nei programmi  del movimento Sicilia democratica».     «L'assemblea ha inteso portare avanti, con maggiore forza, la  linea programmatica tracciata dal defunto leader politico del  movimento Lino Leanza, che si fondava sullo sviluppo del  territorio, sulla problematiche sociali e sulla difesa  dell'identità valoriale e culturale siciliana - si sottinea  nella nota - In sede assembleare si è deciso di revocare  l'incarico di viceoordinatori del movimento a Paolo Ezechia  Reale e Giacomo Scala, in quanto aderenti al progetto del  movimento Sicilia Futura, pertanto non più in linea con la  maggioranza e di cambiare il capogruppo». I deputati hanno  rifiutato l'ingresso nel gruppo drl deputato Nicola D'Agostino.

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