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Nuove regole sui contratti e stretta sugli scioperi: validi se aderisce il 30% dei lavoratori

ROMA. Dopo il Jobs act, le regole della contrattazione tra le parti sociali e quelle sulla rappresentanza sindacale. In autunno, il governo potrebbe intervenire con una legge per varare nuove regole sui contratti, dando maggior spazio alla contrattazione di secondo livello, quella aziendale, rispetto a quella nazionale. Inoltre, potrebbero arrivare novità in tema di rappresentanza sindacale, per definire con una legge quali organizzazioni abbiano il diritto di trattare con i datori di lavoro e di firmare i contratti collettivi. Comunque, in entrambi casi (contrattazione e rappresentanza), l'esecutivo interverrà soltanto se nel frattempo le parti sociali (sindacati e Confindustria) non avranno trovato tra loro un accordo.

E ieri, tanto i rappresentanti degli industriali che quelli dei lavoratori hanno ribadito che in tema di rappresentanza, l'accordo già c'è e non serve che il governo lo modifichi. Confindustria auspica invece un intervento per ciò che riguarda la contrattazione, se, afferma, la discussione in merito con i sindacati non porterà ad un risultato a breve.

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