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Il governo: 2 termovalorizzatori in Sicilia, Crocetta contrario

L’opposizione del presidente ai piani del governo nazionale è forte del sostegno del Pd siciliano e dei grillini, che definiscono una follia la realizzazione di due termovalorizzatori

PALERMO. Due termovalorizzatori da realizzare velocemente per bruciare almeno 700 mila tonnellate di rifiuti ogni anno. Eccolo il piano del governo nazionale, notificato alla Regione direttamente dal ministero dell’Ambiente. In realtà il piano è contenuto nel decreto attuativo di uno dei principali articoli dello Sblocca Italia. A livello nazionale i nuovi termovalorizzatori saranno 12, due dei quali nell’Isola.
La Regione dovrebbe individuare le zone in cui realizzarli e poi bandire le gare per farli costruire dai privati. Ma su tutto il piano pesa la contrarietà del governo Crocetta. Che è pronto a dare parere negativo sulla bozza di decreto inviata da Roma per la fase di consultazione. Così come sarebbe pronta un’opposizione alle modifiche imposte al sistema di gestione dei rifiuti con la lettera di diffida spedita ieri da Palazzo Chigi. Crocetta sarebbe pronto a dire no al sistema che punta su 5 maxi-Ato invece delle attuali 18 SRR.


L’opposizione del presidente ai piani del governo nazionale è forte del sostegno del Pd siciliano e dei grillini, che definiscono una follia la realizzazione di due termovalorizzatori. Ma Davide Faraone, il braccio destro siciliano di Renzi, ricorda che nell’Isola il sistema è in tilt, che gli Ato hanno debiti enormi e malgrado ciò l'immondizia invade le strade. Faraone attacca Crocetta sostenendo di non voler risolvere problemi e di voler mettere sul campo la battaglia ideologica sui termovalorizzatori solo per bloccare tutto il piano nazionale.

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