
PALERMO. «Il sistema privatistico di gestione dell’acqua in Sicilia è stato in molti casi fallimentare»: Rosario Crocetta ha rotto il silenzio andando in pressing sul Parlamento per far approvare la riforma dando le competenze in mano ai sindaci e a società pubbliche. È iniziato così il voto sulla riforma che più sta spaccando la maggioranza e lo stesso governo.
Crocetta ha ufficializzato la propria contrarietà alla linea invocata dall’assessore al ramo, Vania Contrafatto. La renziana ha invece continuato a sollecitare emendamenti che riaprono il settore ai privati, segnalando che così prevedono norme nazionali e comunitarie.
Intanto l’incertezza ieri ha reso lentissimo il cammino della riforma. L’Ars ci ha messo tre ore ad approvare il solo primo articolo. Che però, come chiedeva Crocetta, è passato senza emendamenti. E introduce già principi che modificano radicalmente il settore: «L’acqua è un bene comune pubblico privo di rilevanza economica e non assoggettabile a ragioni di mercato» si legge al primo comma.
L’articolo 1 enuncia la filosofia della riforma che è quella di «disciplinare funzioni e compiti per il governo pubblico del ciclo integrato dell’acqua». Previste anche «l’erogazione giornaliera di un quantitativo minimo vitale di 50 litri a persona» (sarà gratuita o scontatissima) e una tariffa unica regionale calmierata. Sono principi su cui Crocetta mette insieme i fedelissimi. Nino Oddo (Psi) ripete il mantra del presidente: «Ormai nelle principali capitali europee, a cominciare da Parigi, si sta affermando un modello di gestione interamente pubblico».

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Persone:
8 Commenti
Leo
06/08/2015 08:28
Pd-Udc: "TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO NELL'AZZURRO MARE D'AGOSTO"
gela75
06/08/2015 08:39
Secondo me l'acqua deve essere gestita dai comuni con tariffe ragionevoli in modo ke li possiamo pagare tutti e i ricavi utilizzarli x mantenere il servizio stesso sempre efficiente.
nino48
06/08/2015 08:43
l'unico servizio , che ha funzionato benino ......
inblacklist
06/08/2015 09:38
Finalmente!! Presidente Crocetta. Sono queste le idee e azioni che i Siciliani attendevamo. E ci attendiamo coerenza complessiva che affranchi il nostro popolo dal macigno della spesa pubblica, dagli interessi dei gruppi economici di potere (trivelle ecc..) e politica a questi connessa. Cerchi l'appoggio in parlamento dalle persone oneste, poche ma ci sono e per le cause evidentemente giuste in sè si faranno "in quattro" per aiutarla, insieme ad una popolazione che vuole un cambiamento reale. E ripensate il sistema Sanitario, ormai il 118 risponde solo dopo avere chiamato i carabinieri (esperienza personale, la mia mail è a disposizione di chiunque volesse "soddisfazione").
giuseppe
06/08/2015 09:52
Vivo in un paesino dell'entroterra, dove il sindaco si batteva per l'acqua pubblica...poi d'un tratto il figlio, senza nessun titolo, è diventato dirigente a Caltanissetta acque....ora ha un ottimo stipendio e passa la giornata al bar.
Antonio 1
06/08/2015 10:41
Secondo me l'acqua deve essere gestita dal privato, che di solito funziona meglio, però con tariffe, condizioni e controlli stabiliti dai comuni! E chi ci sta ci sta!
Avanti
06/08/2015 10:57
Infatti tutte le partecipate sono fallite e pieni di debiti milionari... Hanno creato società con dipendenti raccomandati, amici figli parenti e nipoti.. E adesso vorrebbero pure un posto pubblico senza fare nessun concorso pubblico... Oltre ad essere illegale, è disonesto... La legalità in Sicilia è un miraggio... l'acqua deve tornare ai Comuni come una volta... Basta partecipate mangia soldi... L'acqua è un bene pubblico senza scopo di lucro...
06/08/2015 13:24
Tutto ciò è assurdo per la gestione dell'acqua si è fatto un referendum !!! Noooooo!! Ai privati
inblacklist
06/08/2015 13:45
Niente. Falso allarme di "buona politica". Tutto fumo negli occhi. HANNO APPROVATO L'APERTURA AI PRIVATI. Non ci si può rilassare un momento. Per un attimo ci avevo creduto.
nellogentile
06/08/2015 15:15
Ma siamo sicuri che in SiciLia esiste " il privato" e non sia "imparentato" con il "pubblico"?
inblacklist
06/08/2015 15:53
Osservazione acuta