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Migranti sugli scogli, Alfano: "Sono un pugno in faccia all'Europa"

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano

ROMA. Le immagini dei migranti sugli scogli a Ventimiglia «sono un pugno in faccia all'Europa: quelle persone vogliono andare in Europa, non in Italia e domani quelle immagini me le porterò dietro al vertice dei ministri dell'Interno Ue a Lussemburgo». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano al programma Agorà su Raitre. Quelle persone sugli scogli per altro ha rilevato Alfano, «sono la rappresentazione in vitro delle politiche della Lega, che ha chiesto la chiusura di Schengen: ecco cosa accadrebbe se si applicassero le ricette della Lega».

Parlando poi della posizione italiana ai prossimi e decisivi vertici europei, il ministro ha ribadito l'intenzione di «cambiare il regolamento di Dublino, che è un muro che recinta il paese di primo ingresso degli immigrati. Questa norma forse andava bene nel momento in cui è stata sottoscritta, anni fa, ma non adesso che stiamo affrontando un dramma epocale.  «È necessario - ha proseguito Alfano - distinguere chi ha diritto all'asilo e chi non lo ha: questi ultimi devono essere rimpatriati, ma per farlo serve un accordo con i paesi di provenienza ed un conto è se questo accordo lo firma l'Italia, un altro se lo sottoscrive l'intera Europa».

I migranti che sbarcano in Italia «non vogliono farsi identificare qui, altrimenti, per il regolamento di Dublino, dovrebbero restare nel nostro Paese. E quando un poliziotto si trova di fronte un eritreo di due metri che non vuole farsi mettere il dito nella macchina per le impronte, non può spezzargli la falange, ma deve rispettare i diritti umani».

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