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Scuola, Rughetti: "Sulla riforma ci vuole dialogo"

«Dobbiamo fare una riflessione e metterci attorno a un tavolo con gli insegnanti, gli studenti e le famiglie per cercare una soluzione che consenta di elevare il sistema»

ROMA.  «Dobbiamo fare una riflessione e metterci attorno a un tavolo con gli insegnanti, gli studenti e le famiglie per cercare una soluzione che consenta di elevare il sistema». Intervistato dal Corriere della Sera, il sottosegretario alla Pa Angelo Rughetti apre così al dialogo sulla riforma della scuola.

Il preside «deve avere poteri veri, ma anche contrappesi, perchè non tutti sono in grado di fare il preside. Ci deve essere qualcuno che, prima di mettergli in mano una struttura, faccia una valutazione seria». Quanto ai precari, Rughetti invita a «partire dal fabbisogno di docenza. Quanti prof ci servono, per quante ore e per quanti studenti?». Il piano pluriennale che chiedono i sindacati? «Mettiamo attorno a un tavolo governo e sindacati e facciamo un accordo pluriennale che consenta di dire, fermo restando il rispetto dei saldi di finanza pubblica, quanti precari riusciamo ad assorbire e in quanto tempo. Partiamo con 140mila e diamo un' aspettativa a tutti quelli che hanno fatto o faranno concorso».

Il sottosegretario riflette anche sulla direzione in programma domani: «ci deve essere il chiaro riconoscimento della legittimazione politica di questo gruppo dirigente. Non siamo usurpatori le cui riforme mettono in pericolo la democrazia». Rughetti, infine, apre anche a possibili modifiche sul Senato: «con un Senato che non dà la fiducia, l' elettività è difficilmente sostenibile. Ma si può rivedere il modo in cui si compone il Senato, cambiare le competenze e rivedere il regionalismo, come proposto dalle opposizioni».

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