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Fratelli d'Italia, Storace: "Siamo la quinta forza politica del Paese"

Francesco Storace

ROMA. «Le Regionali consegnano un quadro politico nuovo: spicca il risultato di Fratelli d'Italia nei disastri annunciati del centrodestra in Toscana, Marche e Puglia. Il PD perde per strada quasi 2 milioni di elettori, Grillo 900mila, 700mila salutano Forza Italia e 115mila abbandonano Alfano. Renzi vince in Campania con Severino De Luca e l'aiutino di De Mita. Vince e convince Matteo Salvini che guadagna 700mila voti». È l'analisi del dopo voto di Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.

«Fratelli d'Italia - prosegue - registra l'unico dato negativo proprio nella Puglia dell'inutile tradimento della Poli Bortone, peraltro piazzatasi quarta tra i candidati presidenti, esattamente come le aveva pronosticato Giorgia Meloni. Ma i risultati di domenica - sottolinea Storace - innalzano la Meloni al quinto posto tra i partiti sorpassando la cosiddetta Area Popolare di Alfano, combattendo peraltro con un'infinità di candidati in una marea di simboli. In Umbria e nelle Marche, con il bravissimo Francesco Acquaroli che ha preso a sberle il trasformismo, i risultati migliori: oltre il 6 per cento, in alleanza con la Lega - aggiunge Storace su Il Giornale d'Italia - a significare che la coerenza contro il renzismo premia e non bisogna mollare. Anche Forza Italia - col deludente risultato a poco più del 10 per cento - dovrà capire che deve mollare definitivamente le operazioni in salsa neocentrista. L'Italicum fa decidere tra due concorrenti. È da destra che si può dare la spinta decisiva all'alternativa alla sinistra. Siamo pronti a fare la nostra, umile, parte perchè - conclude Storace - Renzi non dura vent'anni».

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