ROMA. Le risorse del Fondo sviluppo coesione saranno concentrate su grandi opere, saranno legate al ministero delle Infrastrutture ma con la cabina di regia affidata a Palazzo Chigi. È quanto sottolinea il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, in un colloquio con il Mattino. «La politica di coesione, sia per il versante dei fondi nazionali, sia per quello delle risorse comunitarie, resta a Palazzo Chigi, come sin dall'inizio l'attuale governo ha deciso», precisa Delrio dopo il suo trasferimento al ministero. «Abbiamo gli strumenti per dire ai sindaci - spiega - che questi soldi (50 miliardi fino al 2020, ndr) non possono più essere spesi per rifare piazze e marciapiedi. Li destineremo alle opere infrastrutturali sulle quali il governo ha stabilito un carattere di priorità perchè intende realizzarle fino in fondo, senza disperdere le risorse in tanti, troppi progetti con tempi di ultimazione incerti e infiniti». Nella cabina di regia «ci confronteremo con le regioni e gli enti interessati per definire l'attuazione dei singoli progetti, monitorarne i tempi di esecuzione e assicurare la fluidità della spesa». Delrio spiega poi che le Regioni del Sud che hanno accumulato ritardi nella spesa dei co-finanziamenti non perderanno quei soldi: «Le risorse ridotte dal co-finanziamento sono già state calcolate nel Piano di azione coesione e verranno comunque spese nei territori di appartenenza».