PALERMO. Il primo passo è fatto. Leoluca Orlando ha radunato almeno 150 sindaci e vari altri amministratori locali al teatro Regina Margherita di Caltanissetta e da lì ha lanciato il suo piano per scalare Palazzo d’Orleans. Un piano che passa dal nascente partito dei sindaci: «Un soggetto politico di tutti i cittadini siciliani e non solo dei sindaci - ha precisato -. Possiamo dare una scossa alla politica».
Il partito dei sindaci, privo ancora di un nome e di un simbolo ufficiali, si pone come alternativa agli assetti che guidano Stato e Regione. Per Orlando «siamo in uno stato di calamità istituzionale» e per questo serve una risposta diversa «da quella degli sterili riti politichesi».
Al raduno di ieri a Caltanissetta Orlando ha dato un nome: «Proposta civica dei territori». Non c’era il sindaco di Catania, Enzo Bianco, che pure secondo molti a Palazzo d’Orleans guarda con interesse ma sperando in un appoggio di Renzi. C’erano i sindaci di Trapani, Caltanissetta, Ragusa e altre grandi città. Orlando ha ritrovato dietro di sè lo stato maggiore dell’Anci e la gran parte dei sindaci che questa associazione raggruppa.
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