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Alfano: "No ad altre dimissioni, acceleriamo sulla riforma"

No ad altre dimissioni, ma occorre «accelerare» sulla legge di riforma del processo penale che prevede anche la riforma delle intercettazioni

ROMA.  No ad altre dimissioni, ma occorre «accelerare» sulla legge di riforma del processo penale che prevede anche la riforma delle intercettazioni. Lo afferma in un' intervista alla Stampa il ministro dell'Interno Angelino Alfano, sottolineando che non è nell'interesse del premier Matteo Renzi ridimensionare un partito come Ncd.

«Il presidente del Consiglio non ha mai chiesto le dimissioni del ministro Lupi - spiega Alfano -, che spontaneamente ha deciso di dimettersi. Noi non chiederemo le dimissioni dei sottosegretari». Tuttavia «mi pare evidente - sottolinea - che la pubblicazione di intercettazioni può creare una bolla mediatica da cui diventa difficilissimo uscire. Occorre quindi accelerare su quella legge di riforma del processo penale, che prevede al suo interno la riforma delle intercettazioni, che il governo ha approvato a suo tempo e che ora pende alla Camera». Alfano respinge le critiche di Salvini, «non accetto lezioni da uno che è stato definito 'un Cainò da Tosi», e di Maroni, che «non ha speso una parola a favore del suo 'amicò Tosi quando Salvini ha stracciato quel patto». «Non credo che sia  nell'interesse della maggioranza, e dello stesso Matteo Renzi,  ridimensionare un partito come il nostro, serio, affidabile, e che porta i risultati a casa». Quanto all'attentato di Tunisi, il ministro conferma «il coinvolgimento della Tunisia nella 'coalizione per il Mediterraneò, cruciale nel contrasto al traffico di esseri umani». In vista dei prossimi grandi eventi italiani, dall'ostensione della Sacra Sindone a Torino all'Expo di Milano, al Giubileo, Alfano assicura che sarà fatto «tutto il possibile perchè questi eventi si svolgano in una cornice di sicurezza»

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