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Libia, Napolitano: "Non possiamo tirarci indietro. E' il nostro dovere"

Lo dice il presidente emerito Giorgio Napolitano nel dibattito dopo l'informativa del ministro Gentiloni sulla Libia

ROMA. "Non possiamo tirarci indietro, non possiamo evadere o scappare, è il nostro dovere. L'Italia faccia la sua parte, così come non ci tirammo indietro nel 2011". Lo dice il presidente emerito Giorgio Napolitano nel dibattito dopo l'informativa del ministro Gentiloni sulla Libia.

Quella in Libia nel 2011 «fu un'azione decisa in comune, una comune assunzione di responsabilità» con il governo della Repubblica. «Vorrei però ricordare come ci fu un ampissimo consenso parlamentare con la risoluzione del 18 marzo dalle Assemblee di Camera e senato», ha aggiunto Napolitano.

«Anche la più ampia legittimazione internazionale non esclude che si possano commettere errori e l'errore più grande è stato il disimpegno dell' Ue nella fase successiva a Gheddafi». Lo dice Giorgio Napolitano dopo aver espresso «grande apprezzamento per la serietà e l'equilibrio» dell' informativa di Gentiloni sulla Libia. «Oggi - ha aggiunto - il quadro è ancora più complicato».

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