ROMA. «L'area moderata è alla ricerca di identità smarrite, non trovano pace, non riescono a costruire un insediamento politico e sociale alternativo a Renzi», e rispetto al passato gli equilibri sono diversi: «Bossi era trainato da Forza Italia, oggi è Salvini la lepre dietro cui corrono tutti». Lo dice Pier Ferdinando Casini, in un'intervista al Corriere della Sera, nella quale rimarca che «i moderati si sono adagiati su Berlusconi e hanno rinunciato a raggiungere la maggiore età. Oggi lui sta cercando di rispondere al disagio del suo elettorato.
Ma dare l'egemonia a Salvini è il più grande favore per Renzi». Se Berlusconi «privilegia la Lega può vincere in qualche regione, ma prepara un'autostrada per Renzi». «Il presidente del Consiglio, se vuole fare lo statista» non deve «umiliare gli alleati», avverte Casini. Quindi il passaggio sul Quirinale: «Tsipras in Grecia proporrà come presidente un esponente del Partito popolare europeo», «Renzi avrebbe potuto scegliere questa strada accettando le proposte di Berlusconi e Alfano, cioè Amato e il sottoscritto».
Ma spiega di non essersi mai illuso: «Ero sicuro che Renzi cercasse di compattare il Pd piuttosto che gettare un ponte verso il centrodestra. Ma tutto è bene quel che finisce bene». Ora «guai alla logica della ritorsione o della legittima delusione: confido che Berlusconi possa votare le riforme», del resto «ha sperimentato in prima persona che il sistema, così com'è, è inceppato».
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