ROMA. «Quel che faremo nel prossimo mese e mezzo deciderà la vita del Pd e della legislatura. Riforme, economia, condono fiscale, Quirinale... Per il Pd è la prova della vita. Questo passaggio possiamo affrontarlo con furbizia e arroganza, con un epilogo facilmente pronosticabile. Oppure con coraggio e trasparenza, facendo scelte per il Paese». Lo afferma il deputato Pd Francesco Boccia in un'intervista al Corriere della Sera in cui non risparmia critiche al partito.
«Il combinato disposto tra riforme costituzionali, legge elettorale, Grecia e Quirinale è una roba che si può affrontare solo se siamo uniti in un corpo unico. Invece vedo una ipocrisia dilagante nella dirigenza Pd», prosegue Boccia. «La riforma delle province è pessima. Abolire l'elezione dei senatori e mantenerne le funzioni è un errore».
Sul fisco, «il condono è un tema che non piace agli elettori del Pd e tu lo fai passare se consenti a tutti i contribuenti italiani di utilizzarlo, facendo un patto etico», osserva Boccia. «Incrociamo reddito e patrimonio e chi non è in regola paga la differenza.
Porti a casa il più grande gettito fiscale della storia e poi lo gestisci all'americana, mandando gli evasori in galera senza sconti. Sarebbe più dignitoso e più coraggioso riconoscere Berlusconi come interlocutore politico e dire sì alla grazia - sottolinea - invece di infilare un codicino in uno strumento legislativo e nascondere la manina».
Quanto alla legge elettorale, «i capilista vanno cancellati tutti», dichiara Boccia. «Serve la clausola di salvaguardia e il premio di maggioranza alla coalizione».
Caricamento commenti
Commenta la notizia