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Quirinale, Toti: "Nessun veto alla sinistra ma non a Prodi al Colle"

Il consigliere di Berlusconi esclude l'ex premier: "Non corrisponde a identikit. Serve figura imparziale"

MILANO. Un candidato di sinistra al Colle? «Dipende dalla persona, non c'è un veto assoluto rispetto a nessuno». Lo afferma, in un'intervista al Corriere della Sera, il consigliere politico di Fi Giovanni Toti, che però esclude Romano Prodi: «Non mi pare che, per la sua storia personale pur rispettabile e legittima, possa corrispondere all'identikit di presidente della Repubblica che serve al Paese. Serve una figura imparziale, un vero arbitro che non parteggi per una delle squadre in campo».

Ci vorrà un confronto preventivo tra Pd, Fi e Ncd sul nome per il Quirinale? «Serve il dialogo più ampio possibile, con tutte le forze disposte a partecipare con spirito di condivisione». Riforme prima del voto per il Colle? «Non contiamo le ore come a volte sembra fare Renzi, pensiamo ai risultati, e li vogliamo buoni».  Forza Italia rischia di arrivare divisa all'appuntamento con l'elezione al Colle, senza intesa ad esempio con Fitto. «Fi è il partito meno diviso di tutti - risponde Toti - il Pd ha guai ben peggiori, il M5S si sta sfaldando. Se arriveremo a una scelta condivisa, lo sarà da parte di tutto il partito». Quanto alle Regionali, secondo il dirigente azzurro, «dobbiamo presentarci uniti a centristi e Lega e, continuo a sperarlo, con dirigenti nazionali che, da Fitto a me stesso, diano la disponibilità a candidarsi nelle Regioni per dimostrare che non abbiamo paura di sfidare gli avversari».

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