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Jobs act, Renzi: "Adesso sarà più facile assumere e non licenziare"

"Per i nuovi il sistema sarà più semplice", afferma il premier. "Partiita Iva? Corregeremo in favore dei giovani"

ROMA.  «Con il Jobs act sarà più facile assumere, non licenziare». Così il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5. «Eliminiamo il più possibile ricorso ai giudici», spiega. «Verterà molto attorno all'indennizzo ma quelli che hanno già un contratto mantengono lo statuto del passato: questa normativa si applica ai nuovi ed è un elemento di certezza per loro. Per i nuovi, per i quali già avere un contratto a tempo indeterminato sembra una chimera, il sistema sarà più semplice e flessibile». «Non voglio entrare nei dettagli tecnici. Stanno ancora discutendo nei tavoli di lavoro al ministero e a palazzo Chigi». Così Renzi a Rtl 102.5 risponde a chi gli domanda della possibilità che aumenti l'indennizzo in caso di licenziamenti economici.

«Nel 2015 ci saranno i primi» effetti del Jobs act. Così il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5. «Qualche effetto già c'è», sottolinea. «Abbiamo firmato gli accordi a Terni, Trieste, Piombino, abbiamo salvato Reggio Calabria con l'Ansaldo Breda, Gela, per Taranto arriva domani il Consiglio dei ministri con il decreto. Di realtà salvate e rimesse in campo ce ne sono tante».

Renzi ha parlato anche di partita Iva. Per le «giovani partite Iva» è «sacrosanto un intervento correttivo e mi assumo la responsabilità di fare un provvedimento ad hoc nei prossimi mesi. Hanno avuto meno vantaggi di tutti».

Il premier spera anche in una risoluzione per il caso dei marò in India. «Per la prima volta dopo mesi il governo indiano ha espresso il desiderio di una soluzione condivisa e concertata sui marò. Il governo è al lavoro con il governo indiano per riportare a casa tutti e due i marò, in un clima di rispetto istituzionale ma chiediamo che si faccia rapidamente».

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