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Corrao, M5s, ha 11 portaborse: "Così riduco la disoccupazione"

Secondo il reportage del settimanale Oggi, il parlamentare ed eurodeputato del M5s è secondo a Salvatore Cicu di FI, che arriva in pole con 13 portaborse

PALERMO. Il giovane parlamentare alcamese Ignazio Corrao, del M5s, è secondo in classifica per numero di portaborse: ne ha undici  a sua disposizione.  «Se i fondi a disposizione fossero maggiori potrei assumerne 4 milioni, di assistenti, e risolvere il problema disoccupazione». Replica così il ventinovenne Ignazio Corrao sul caso dei portaborse assunti dai politici italiani, venuto fuori da un reportage del settimanale Oggi e ripreso anche dal Corriere della sera.

Il vicepresidente dell’Efdd al Parlamento  europeo risulta così averne 11, «tre a Bruxelles e altri otto in Sicilia, suo collegio elettorale», scrive il settimanale, che pubblica una classifica proprio sul caso e  dove il 5 stelle è secondo, dopo Salvatore Cicu di FI, che arriva in pole con 13 portaborse.

«Ma non spendo più degli altri», replica il grillino Corrao. Il Parlamento Ue mette a disposizione di ciascun parlamentare, per gli assistenti, 21 mila euro al mese. «C’è chi li spende tutti per pagarne due. Io ho scelto di fare più contratti, anche part-time».

Mentre tra gli otto in Sicilia: «C’è un addetto stampa, chi si occupa di questioni tecniche, dall’ambiente all’economia. C’è tanto da fare: sono titolare di 3 commissioni e 8 delegazioni, mentre altri italiani non si vedono mai. Al posto di ammazzarne di lavoro uno, ho tanti assistenti».

Riguardo allo stipendio da eurodeputato, di cui a breve i grillini al Parlamento europe dovrebbero essere rivelare pubblicamente la parte che sarà restituita o donata, sul modello del Restitution Day : «La faremo ogni semestre - precisa Corrao -. Su un’indennità mensile di 6.200 euro netti, restituiremo almeno mille euro al mese ciascuno. Poi c’è la diaria, che prendi solo quando vai alle sedute».

«Non teniamo più di quanto resta in tasca ai nostri colleghi a Roma, anche se non recupereremo tantissimi zeri, perché siamo di meno e vivere su più sedi comporta spese superiori. Io pago l’affitto a Bruxelles, quando sono a Strasburgo devo pagare l’albergo», conclude.

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