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Regionali, nuovi trasferimenti in vista: in tre si incatenano

PALERMO. A Palermo sono 800 i regionali che rispettano i requisiti per il trasferimento in altri uffici. Non hanno figli piccoli con meno di tre anni, non beneficiano della 104, non sono dirigenti sindacali: per loro si prospetta la possibilità a breve di essere spostati presso un’altra sede. Il Bilancio, gli uffici di ragioneria, la Funzione pubblica sono alcuni dei settori con maggiori criticità. Funzionari e istruttori sono i profili più richiesti. È quanto hanno verificato i tecnici del dipartimento della Funzione pubblica guidato da Luciana Giammanco, che stanno passando ai raggi x i profili di altri 50 regionali circa che a breve saranno spostati alla Formazione.

Ma è in periferia, sostengono dalla Regione, dove si annidano le maggiori criticità, con centinaia di dipendenti che affollano sedi periferiche per poter lavorare praticamente vicino casa.
Intanto i sindacati si sono opposti all’Aran alla firma dell’accordo che stabilisce le nuove regole per i trasferimenti. Autonomi e confederali hanno ribadito che i 50 chilometri di distanza tra la sede originaria e quella di destinazione sono troppi. I sindacati hanno poi lamentato la scelta del titolo di studio come discriminante nei trasferimenti: in sostanza chi è in possesso della laurea al momento sarebbe “penalizzato” perché trasferito in via prioritaria rispetto ai diplomati. Senza accordo, comunque, la Regione proseguirà sulla linea dura, forte di una delibera di giunta e di una circolare del capo del personale che fissano i criteri per gli spostamenti.
I sindacati hanno chiesto comunque di condividere queste scelte e nella proposta dell’Aran, organismo che per conto del governo regionale segue la concertazione, si tiene conto, oltre che del titolo di studio, della specializzazione e abilitazione professionale, dell’anzianità di permanenza di aree a rischio, dell’anzianità di sede e dell’anzianità di servizio. Nella proposta di Claudio Alongi, al vertice dell’Aran, vengono anche inserite tutele per i dipendenti che risultano affetti da patologie oncologiche oltre che per i beneficiari della 104, per chi ha bimbi piccoli o è dirigente sindacale.
Intanto sul sito internet della Regione sono stati pubblicati i primi decreti sui trasferimenti d’ufficio. I decreti sono stati firmati ieri e da quel momento i lavoratori hanno tre giorni di tempo per prendere servizio.

I COBAS. “Forse l'ex postina Mariella Lo Bello, posta al vertice dell'assessorato alla Formazione, pensa di avere ancora a che fare con i pacchi postali”. Lo scrivono in una nota congiunta i sindacati autonomi dei dipendenti regionali Cobas/Codir e Sadirs. Dev'essere stato, questo – sostengono i sindacati autonomi – il criterio utilizzato dal Governo regionale per effettuare i trasferimenti in modo orizzontale, senza alcun criterio selettivo, che hanno, di fatto, “scuoiato” alcuni rami dell'Amministrazione regionale, per esempio – continuano i sindacati – sono stati trasferiti ad altre funzioni due dei sei ispettori del lavoro in servizio a Palermo per andare ad istruire pratiche alla Formazione, sguarnendo il servizio ispettivo già in forte carenza di personale; è stato trasferito il consegnatario della Soprintendenza BB.CC. di Palermo, così come il responsabile unico del procedimento ( RUP) delle gare e di responsabile della rendicontazione delle misure comunitarie 2007/2013. Insomma, è stata fatta la carneficina di ufficio operativi ed altamente specialistici con grave riverbero sul funzionamento, sull'efficacia e sull'efficienza della macchina amministrativa con presumibili danni all'erario. Tutto questo per la smania di apparire sulla stampa con azioni che sono soltanto frutto di una becera demagogia contro i dipendenti regionali”. E ancora: “Chiediamo con forza al governo regionale nella sua interezza di bloccare questo atto di inopinata gestione politico-amministrativa che rischia di produrre gravissimi effetti. Non comprendiamo,infine, come dopo che il Dipartimento Formazione alcuni mesi fa aveva dichiarato l'esubero di settanta dipendenti, trasferendoli in altri Dipartimenti, solo perché, come dichiarato dall'Assessore Mariella Lo Bello, alcuni sindacati confederali l'avrebbero condiviso, si stia provvedendo ad un percorso inverso smentendo clamorosamente la stessa dichiarazione di esubero posta in essere dal Governo”.

TRE REGIONALI INCATENATI PER PROTESTA. Tre regionali si sarebbero incatenati questa mattina davanti alla sede della Soprintendenza dei beni culturali di Palermo per sfuggire al trasferimento avviato dalla regione. Lo comunica la Cgil in una nota nella quale il segretario generale di Fp Cgil Sicilia Michele Palazzotto ed Enzo Abbinanti della segreteria regionale sostengono che "i trasferimenti avviati dai Beni culturali alla Formazione sono senza senso. Undici dei sedici dipendenti spostati di dipartimento appartengono alla Soprintendenza di Palermo ed occupano ruoli molto delicati. Riteniamo grave che ad essere trasferiti siano funzionari che si occupano di fondi europei e di altre settori importanti come la tutela monumentale e le gare d'appalto".

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