
CASTELVETRANO. «Anche nel parlamento regionale vi sono eletti dalle cosche e non c'è consiglio comunale in Sicilia che non abbia un eletto dalla mafia. Dobbiamo avere la coscienza che il mondo politico non ha rotto con la mafia. La lotta alla mafia si fa anche arrestando Matteo Messina Denaro». Lo ha detto questa sera il presidente della Regione Rosario Crocetta prendendo parte, a Castelvetrano, a un consiglio comunale aperto con all'ordine del giorno «Quali iniziative per la legalità e la lotta alla mafia».
«Ho sentito dire che non ci si deve sentire nè antimafia e nè mafia, io mi sento antimafia. - ha aggiunto - Non si può stare in mezzo al guado. Vivo da condannato a morte dalla mafia dal 2003. Guai a dire che la mafia con la politica non c'entra, se lo diciamo non siamo credibili agli occhi dei cittadini».
Nel corso della seduta, alla quale hanno preso parte politici nazionali, regionali e locali, il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero e diversi altri rappresentanti di enti pubblici, tutti hanno espresso solidarietà all'imprenditrice Elena Ferraro, vittima di un tentativo di estorsione.
Persone:
3 Commenti
Gianni
01/11/2014 10:45
Bahhhhh, che scoperta!
pino
01/11/2014 11:55
Crocetta ha perfettamente ragione, in sicilia a tutti i livelli vi sono politici che fanno gli interessi dei mafiosi, il problema invece è quello di emarginarli e non votarli.
giobbe
01/11/2014 12:32
Di antimafia si può vivere o morire; qualche volta si può pure farne un mestiere di successo