ROMA. Renzi? "Per ora vedo soltanto molti annunci. E uno stile di governo preoccupante che punta a creare fratture nella società". Lo dice al Sole 24 Ore Massimo D'Alema. "Renzi ha detto che con il sindacato non si tratta". "Nel modo in cui vengono affrontate queste cose emerge una volontà di rottura con il sindacato che è sbagliata". "Questo modo di fare - continua l'ex presidente del Consiglio - spacca il Paese, prima ancora che il Pd. Vengono usate parole sprezzanti verso i magistrati, verso i funzionari pubblici. Sull'articolo 18 si è condotta una polemica tutta ideologica". E sottolinea: "Oggi la priorità è risollevare la produttività del lavoro e in questo senso credo che dovremmo aprire una discussione seria sul decentramento dei contratti".
La legge di stabilità? "Si conferma l'orientamento verso le politiche di austerità, ma si ottiene uno sconto". "Non c'è la svolta auspicata. Non è colpa di Renzi. È che in Europa - dice D'Alema - manca il cambiamento necessario verso la crescita". E alla domanda se il premier potesse ottenere di più da Bruxelles risponde: "Diciamo che finora si è manifestata una notevole debolezza del campo delle forze socialiste". La cancelliera Merkel, secondo D'Alema "ha dimostrato di essere l'unico leader che ha una visione europea", perché "non ha puntato a un risultato facile per ottenere il plauso di qualche giornale di casa, ma ha di fatto blindato intorno ai conservatori tutte le posizioni chiave della nuova Europa".
D'Alema torna poi sull'ipotesi scissione nel Pd ed avverte: "Sarebbe un errore". "Si deve rendere più visibile e incisiva la presenza delle posizioni autenticamente riformiste". E poi riflette sulla legge elettorale: "È un pasticcio. Inoltre, a mio parere presenta evidenti problemi di incostituzionalità". Infine, si sofferma sull'elezione del capo dello Stato: "Penso - dice d'Alema - che i tempi siano maturi per individuare una personalità femminile".
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