
ROMA. "La scissione sarebbe una sconfitta del progetto nel quale abbiamo creduto e sta a tutti evitare di precipitare lì, ma è chiaro che Renzi ha una responsabilità enorme". Intervistato dal Corriere della Sera, Gianni Cuperlo torna così sul rischio spaccatura nel Pd. "Se il Pd diventa quello di chi dice che bisogna mettere dei paletti al diritto di sciopero, il Pd non esiste più. La sinistra è di fronte a una prova decisiva". Si sofferma anche sulla Leopolda: "Se è vero che per intervenire bisognava inviare il testo scritto agli organizzatori, il partito di Togliatti era una avanguardia di liberalismo". "Con Renzi - sostiene Cuperlo - il Pd rischia di diventare una confederazione e in un modello simile le diverse culture hanno il dovere, non il diritto, di organizzarsi". "Se la Leopolda è una corrente organizzata attorno al premier è evidente che si organizzerà anche un'altra parte. Il congresso è finito, c'è un'altra storia da scrivere".
Cuperlo esclude che così il partito rischi di perdere consensi: "per rimanere" al 40 per cento, sostiene l'ex presidente Pd, "c'è bisogno di una sinistra completamente ripensata, che non può liquidare il popolo di San Giovanni come arnese di un passato duro a morire". E sottolinea: quando Renzi "usa l'articolo 18 e dice che parlare delle norme che tutelano dal licenziamento è come voler mettere un gettone nell'iPhone, offende il milione di persone che hanno riempito le vie di Roma" nella manifestazione della Cgil. Infine sul Jobs Act: se "il testo - dice - dovesse rimanere quello uscito dal Senato, per me si aprirebbe un problema di coscienza. Così com'è non lo condivido".
Persone:
4 Commenti
antonio
27/10/2014 09:06
Condivido in pieno quello che dice con chiarezza Cuperlo.manca a questo governo il rispetto verso quei soggetti che chiedono dialogo e il diritto sacrosanto di essere tutelati da padroni ed Enti arroganti come il Signor Renzi.
paolo
27/10/2014 11:20
Speriamo, via renzi, questo parla parla ma dopo 1 anno la disocuppazione è aumentata, ieri ha detto pure che il posto fisso non c'è più per nessuno
Giacomo
27/10/2014 11:42
Ci credo che non c'è dialogo con il popolo,loro fanno solo quello che conviene a loro e a chi gli gira attorno,sicuramente nn aiutano il popolo,non lo hanno mai fatto e proprio adesso che la gente non può piu arrivare a fine mese fanno e sfanno quello che gli pare a piace!altro che democrazia!noi popolo siamo veramente ignoranti a votare e farci governare da questi!speriamo ci serva come lezione per il futuro,SPERIAMO
laura
27/10/2014 18:36
Art 18 obsoleto? Ecco la mia risposta: www.voglioilgettonenelliphone.it. In questa questa sinistra non mi riconosco piu'.