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Regione, maxirotazione dirigenti per spendere fondi Ue

Crocetta: utilizzeremo i 400 funzionari senza ufficio e i dipendenti delle partecipate, c’è un piano per sanare il deficit

PALERMO. Un gruppo di lavoro col compito di accelerare la spesa dei fondi europei, nel quale utilizzare dipendenti delle società partecipate e anche i 400 dirigenti della Regione che non guidano alcun ufficio, per creare «la macchina amministrativa più efficiente d’Europa». Nel giorno dell’incontro a Palermo col sottosegretario Graziano Delrio, il presidente della Regione, Rosario Crocetta annuncia una maxi-rotazione dei dirigenti per soddisfare una delle richieste più importanti del governo nazionale: l’accelerazione sull’utilizzo dei fondi comunitari.

Al momento l’87 per cento delle risorse, 3,8 miliardi, è stato impegnato tra bandi e gare in itinere, ma per arrivare alla certificazione della spesa, cioè all’utilizzo finale, la strada è ancora in salita. Se è vero, come spiega Crocetta, che «la spesa è arrivata al 48 per cento, quando al 31 dicembre 2012 era solo del 17 per cento in cinque anni», è anche vero che al 31 agosto su un totale di 4,3 miliardi di euro dei fondi strutturali la Sicilia ne ha spesi solo 2,1 miliardi. Gli interventi per le «reti per la mobilità» hanno già assorbito l’80 per cento delle somme a disposizione, il fondo per lo sviluppo locale è fermo al 51 per cento, malissimo l’asse dello sviluppo urbano con il 26,6 per cento di spesa e infine l’asse «cultura, ambiente e turismo» con il 31,2 per cento.

Entro l’anno la Regione dovrà raggiungere il 71,8 per cento di spesa effettiva pena la restituzione dei soldi. Crocetta assicura che «abbiamo impegnato l’87,5%, pari a 3,8 miliardi. Quindi nei prossimi 15 mesi potremmo riuscire a non restituire soldi a Bruxelles». Ma i soldi impegnati devono però essere poi certificati, cioè spesi. A conti fatti, quindi, secondo i tecnici vanno utilizzati 900 milioni entro l’anno. Su questo fronte Delrio è chiaro: «Il Mezzogiorno e la Sicilia - dice - hanno una grande occasione nei prossimi mesi, quella di spendere bene, di far partire tanti cantieri che possono creare lavoro. Nei prossimi 15 mesi il Mezzogiorno avrà a disposizione oltre 15 miliardi, un’occasione da non sprecare sia per il Sud sia per il Paese».

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