PALERMO. «In questo palazzo c'era puzza di mafia e continua a esserci»: a pronunciare queste parole, qualche giorno fa, è stato il sindaco di Messina Renato Accorinti durante l'assemblea straordinaria dell'Anci Sicilia riunita nella sala gialla di Palazzo dei Normanni.
Parole registrate finite nel dibattito parlamentare della odierna seduta dell'Assemblea regionale.
A sollevare il caso è stato il deputato-questore, Franco Rinaldi (Pd), che ha chiesto al Consiglio di presidenza dell'Ars di pronunciarsi sulla vicenda.
Contro il sindaco di Messina s'è scagliata anche la deputata Bernadette Grasso (Cp-Pid), che ha chiesto alla Presidenza di far rispettare a tutti il regolamento sul decoro. «Accorinti si è presentato in maglietta, jeans e scarpe da tennis e poi ha inveito contro di me con un linguaggio offensivo e scurrile», ha affermato Grasso. Solidarizzando con la Grasso, che avvicinandosi al banco della presidenza ha rivelato le frasi ingiuriose rivoltele dal sindaco di Messina, il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha detto: «Evitiamo di fare da cassa di risonanza a soggetti che vivono sull'antipolitica e sul dispregio delle istituzioni».
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