PALERMO. In piazza Pretoria a Palermo stamattina hanno protestato i lavoratori palermitani degli enti di formazione professionale. "Solo a Palermo c'è un problema occupazionale che riguarda duemila lavoratori della formazione. Nelle condizioni migliori non prendono gli stipendi da 27 mesi. Altri fanno parte di enti che non esistono più, di enti a cui è stato revocato l'accreditamento o per cui è stata appena avviata la procedura di revoca - dice il segretario della Flc-Cgil di Palermo Calogero Guzzetta - Ma il problema riguarda anche il mancato avvio dell'anno formativo. Ragazzi in età di obbligo scolastico non possono completare il percorso: invece dei tre anni previsti, a volte impiegano 5 anni e non riescono a terminare il percorso".
Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia, e Monica Genovese, della segreteria Cgil, dopo l'incontro col sindaco Leoluca Orlando hanno detto: "I problemi della formazione professionale restano tutti aperti, nonostante ciò che dice Crocetta: i corsi continuano a non partire, con danno anche per gli studenti e se e quando partiranno si temono i contratti di solidarietà per i dipendenti degli enti, che frattanto continuano a non ricevere gli arretrati. Ecco perché abbiamo chiesto al sindaco di Palermo di sostenere la nostra vertenza ".
"Orlando - affermano - ha condiviso il nostro punto di vista, dicendo che la richiesta di un tavolo nazionale di crisi è opportuna visto che ci troviamo di fronte in Sicilia a una crisi istituzionale. E ha assicurato che, in qualità di presidente dell'Anci, incontrerà i Prefetti e solleciterà direttamente la Presidenza del consiglio dei ministri ad aprire il tavolo''.
Raimondi (Uil Sicilia): "Dal Governo solo proclami e niente risposte. Il 22 ottobre è sciopero". “Sempre proclami ma niente riposte concrete sul futuro del settore della Formazione professionale e dei suoi lavoratori. Oggi la Uil Sicilia non ha più dubbi e dopodomani, mercoledì 22 Ottobre scenderà in piazza Indipendenza a Palermo per lo sciopero regionale della categoria”.
Lo dice il segretario regionale, Giuseppe Raimondi, che precisa: “L’assessore Scilabra continua a deludere anche chi da sempre ha agevolato il confronto con il Governo Crocetta nell'interesse del lavoro e dei lavoratori. Ha completato, infatti, la destrutturazione del sistema formativo senza però dare soluzioni che potessero offrire garanzie occupazionali. Anche la proposta di un’Agenzia, che avevamo condiviso, è stata dall’assessore svuotata di contenuti. La Uil aveva avvertito che in assenza di risposte concrete avrebbe messo in campo ogni azione di protesta. In ballo c’è il futuro di migliaia di lavoratori da mesi senza stipendio e con la prospettiva di essere licenziati a breve. Tutto ciò a causa dei ritardi e delle scelte temerarie della Scilabra. Il Governo - continua Raimondi - si vanta di avere risparmiato. Si, è vero, ma l’ha fatto sulla pelle dei lavoratori. Sul piano sociale, inoltre, denunciamo il rischio che la Sicilia, già regione palma d’oro nella dispersione scolastica, vada oltre il pesantissimo 25% a causa della disattenzione dell’assessore nei confronti degli allievi in obbligo d’istruzione che da oltre un anno aspettano l’avvio dei corsi di Istruzione e Formazione. Sia chiaro, la Uil non difende affatto l’attuale sistema di formazione o gli enti ma chiede garanzie per i lavoratori per evitare macelleria sociale”.
Intanto già da oggi diverse delegazioni di lavoratori chiederanno ai sindaci un intervento presso le Prefetture per la convocazione di un tavolo di crisi nazionale al fine di fronteggiare le emergenze siciliane, prima fra tutte quelle del sostegno a reddito dei lavoratori in cassa integrazione e mobilità in deroga.
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