PALERMO. La mozione di censura alla Scilabra potrebbe essere affrontata con il voto segreto. È la preoccupazione del centrodestra e dei cuperliani del Pd, l’asse trasversale che insieme ai grillini dovrebbe sostenere in aula il testo contro l’assessore alla Formazione.
In realtà le mozioni vengono di solito votate in modo palese ma sia Bruno Marziano (Pd) che Vincenzo Vinciullo (Nuovo Centrodestra) ieri davano per scontata la presentazione di una richiesta di voto segreto da parte della maggioranza. Sarebbe, secondo l’opposizione, il tentativo da parte del governo di sfruttare accordi sotterranei con cespugli di vari partiti e ottenere così i voti per salvare l’assessore.
È una preoccupazione che Antonello Cracolici, leader dei cuperliani, mostra di non avere: «Che sia con voto palese o segreto, quella mozione passa. Certo, noto anch’io che l’Mpa non l’ha firmata così come il gruppo misto ma i numeri contro la Scilabra ci sono lo stesso». L’assessore è accusata del flop del Piano giovani e di aver paralizzato il settore della formazione. Dalla parte della Scilabra si sono schierati anche ieri i renziani: «Il Pd difenda nella sua interezza l’assessore - ha detto Gianfranco Vullo -. Subito dopo Crocetta potrà valutare l'esigenza da più parti espressa, all'interno della maggioranza, di giungere al varo di un governo più marcatamente politico». Gia. Pi.
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