
PALERMO. Appena iniziato, il cammino della leggina che dovrebbe garantire gli stipendi a forestali e precari dell’Ente sviluppo agricolo si è già fermato. E lunedì rischia di bloccarsi definitivamente. La commissione Bilancio ritiene che non ci sia la copertura finanziaria e nella prima seduta non ha approvato il testo. Dietro il no della commissione c’è però uno scontro violentissimo fra settori produttivi e sindacati dei forestali. E il Parlamento si sta dividendo fra queste due compagini.
Il governo ha infatti previsto di coprire i 25 milioni necessari a forestali ed Esa prelevando dal fondo con cui la Crias dovrebbe gestire finanziamenti e garanzie alle imprese artigiane e agricole. Inizialmente era previsto di prelevare da questo fondo 10 milioni ma in pochi giorni la quota è già salita a 19. Al punto che nei giorni scorsi tutte le nove associazioni di categoria di agricoltori e artigiani hanno chiesto di fermare il provvedimento.
Ma il governo è pressato da proteste di piazza.
Da giorni è scattato l’assedio a Palazzo d’Orleans. La legge servirebbe infatti a garantire a tutti gli 8.488 operai della prima fascia le 78 giornate di lavoro tradizionali, che alla fine dell’anno saranno costate quasi 63 milioni. Questa è la categoria più a rischio mentre chi attende di svolgere 101 e 151 giornate ha quasi completato il suo calendario annuale. Il tutto, sommando operai forestali e dell’antincendio, porta la spesa a 303 milioni che il governo ha garantito con fondi propri e con altri prelevati dai contributi europei e da quelli denominati Pac. Ma ora bisogna trovare gli ultimi 25 milioni e non c’è altro se non il fondo della Crias per risolvere l’emergenza.
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Persone:
11 Commenti
Gaspare Barraco
19/10/2014 06:44
Se i Forestali scioperassero per rendere la loro figura più produttiva per la conservazione dei boschi e della macchia mediterranea sarebbe un motivo in più per trovare i fondi. Cav.ing.Gaspare Barraco.Attivista WWF e Greanpeace.Marsala.
mariano nicolosi
19/10/2014 17:33
per rendere i forestali e in genere i lavoratori avventizi della regione ( forestali addetti alla manutenzione boschiva, antincendio,esa e consorzi di bonifica) basterebbe che la politica consentisse di programmare i lavori durante tutto l'arco dell'anno invece di rendere inutile parte del lavoro concentrandolo alla fine dell'anno ( per garantire le giornate minime) quando magari on servono anche per la rigidità del loro impiego nei settori di competenza. Detti lavoratori ora accorpati in un unico bacino" vanno utilizzati in tutti i settori, ad esempio i trattoristi dell'ESA per fare i viali parafuoco, tutti anche per manutenzionare, impiantare o reimpiantare boschi, per pulire i torrenti (manutenzione idraulica estensiva) : stessa spesa programmata e distribuita in tutto l'anno = massimo risultato con riduzione di danni, costi di ripristino e vite umane.
SALVO
19/10/2014 09:17
fino a quando durera questo stato di cose,non ci rendiamo conto che continuando di questo passo la sicilia e cotta.
Gianni
19/10/2014 10:39
I forestali si illudono, o almeno li illudono i sindacati, che ci sono all'infinito soldi per mantenere 28.000 persone. Purtroppo per loro non è così!
toti
19/10/2014 10:42
I forestali credono che con gli scioperi e le proteste i soldi spuntano. Questo era vero ai tempi di Cuffaro e Lombardo, i quali, per loro, facevano debiti su debiti. Ora che debiti non se ne possono fare più, loro non ci possono credere e scioperano. Ma i soldi, purtroppo, non spuntano più con gli scioperi e le proteste. Rassegnatevi!
Giuseppe
19/10/2014 12:21
Signori, signori, la situazione non è seria è drammatica! Non si può continuare a fare debiti all'infinito. Questa situazione è stata creata dai politici,adesso, provvedano di tasca loro a trovare una soluzione.
Mario Rossi
19/10/2014 12:24
Basta con l'autonomia ad una Regione come la Sicilia che non è in grado di creare sviluppo per le nuove generazioni, che non vede il futuro e si limita a mantenere il presente con le sue numerose clientele che chiedono soldi, soldi, soldi. Che lo Stato intervenga, riprendendo sotto la sua gestione questa Sicilia, che premia i parassiti e teme le rivolte ed i cassonetti in strada ed emargina i giovani laureati che qui, in Sicilia, non possono nenache permettersi di lavorare nei Call Center! Palermo, sede degli scioperi tutto l'anno: vogliono soldi, soldi, soldi..a che titolo? Senza aver mai effettuato un pubblico concorso! Vergogna! Siciliani Svegliamoci!
giorgio
19/10/2014 13:50
Prendete isoldi dai consiglier regionali che in sicilia sono più di 100.mentri in todcana sono meno di cinquanta regione più virtuosa. Sai i nostri siciliani più sono meno fanno...
default
19/10/2014 16:00
sempre forestali, il prroblema sono solo loro i forestali, ma fatemi il piacere, i 25000 lsu?, i 4000 del 118?, e tutti quelli della formazione?...noi forestali lavoriamo solo per 78 giorni annui...e poi la fame..RIBADISCO LAVORIAMO, concetto che a tutte le altre categorie è quasi incognito..finitela e informatevi...
Gigi
19/10/2014 16:36
Caro default, Ok, lavorate, ma dimmi quale Nazione si può permettere di mantenere 28.000 forestali? Nemmeno la Germania, ma la Sicilia si?
default
19/10/2014 17:25
78 giorni l'anno per 6.5 ore al giorno, equivale a circa due mesi dello stipendio di un impiegato che oso pensare che lavori nell'ufficio specie regionale..detto questo ci devo mantenere moglie e figlio,certe sere da me si digiuna...ora il fatto che siamo in 28000, non penso che sia colpa nostra, e da piu di un ventennio che è cosi...28000 famiglie che si sfamano..cosa faremmo in alternativa?ditemelo
Gigi
19/10/2014 17:46
Sì, Default, hai ragione, la colpa non è vostra ma di noi siciliani che per anni abbiamo votato politici che si sono fatti la campagna elettorale gratis alle spalle dei contribuenti, assumendo migliaia di persone, ben sapendo che poi le conseguenze si sarebbero viste negli anni futuri. E così è stato, caro Default.
Luisa
19/10/2014 21:28
I forestali sono precari trentennali. In tutte le altre pubbliche amministrazioni sarebbero già stati assunti a tempo indeterminato per il punteggio accumulato con gli anni di servizio. Sono padri di famiglia che hanno il diritto di lavorare, come tutte le altre categorie. Aboliamo i privilegi dei ricchi, non facciamo la guerra tra i poveri. Inoltre ricordiamoci che i forestali comprano medicine, vestiti, vanno dagli artigiani, ecc...solo se lavorano. Se tutti guadagnano, riparte l'economia della nostra meravigliosa Sicilia. Tutto è collegato. Stabilizzare tutti i precari e assumere i giovani, questo si deve fare....
Matteo
20/10/2014 08:27
Vero che sono precari da decenni, che hanno diritto ad un lavoro, ma e' anche vero' che sono poco produttivi e professionalment modest, infatti i lavori vengono. eseguiti anche in periodi non idonei ( vedi giornate lavorative addetti all'antincendio anche nei mesi invernali, piantagione effettuaa nei mesi di maggio-giugno, con attecchimento modestissimo, etc), . Questa e' una vergogna, eppure i politici trovano i fondi, perche' temono perdita di consensi elettorali. La regione continuerà' ad affondare, fino a quando non si renderà' produttivo il sistema della formazione professionale e dei forestali, che incidono enormemente nel Bilancio rregionale.