
PALERMO. Scoppia la rivolta dei dirigenti dei beni culturali. Il sindacato Dirsi ha annunciato l’avvio delle procedure per lo sciopero perchè da un anno, dicono, in 300 sono al lavoro senza aver firmato il contratto. Il motivo? Non c’erano le risorse per pagare parte delle indennità e mancavano persino gli obiettivi che i dirigenti avrebbero dovuto rispettare. Il dirigente generale Salvatore Giglione assicura che a breve il caso sarà risolto ma i dirigenti adesso minacciano forme clamorose di protesta.
«Fino ad oggi - spiega Eugenio Patricolo, segretario regionale del sindacato - questi dirigenti hanno lavorato gravandosi la responsabilità dell’attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati e senza l’indennità di posizione. Neanche le assicurazioni - prosegue - vogliono più proteggere la nostra attività e hanno rifiutato il contratto». Il dirigente generale Giglione replica però sostenendo che «è una situazione che ereditiamo dal passato e che sindacati e dirigenti conoscono bene. Semplicemente non c’era l’impegno per gli oneri accessori per il contratto della dirigenza per il 2013.
Siamo riusciti a sanare la questione ma abbiamo dovuto affrontare un altro problema, quello degli obiettivi che andavano definiti». Una serie di procedimenti burocratici che secondo Giglione sono adesso quasi superati. «I primi 90 contratti - spiega - sono stati mandati in registrazione e a breve saranno pronti, mentre gli altri 220 circa sono in corso di stesura». L’assemblea sindacale dei lavoratori però è andata avanti e ha individuato le possibili forme di lotta.
9 Commenti
serena
18/10/2014 07:19
È un diritto lavorare...ed essere tutelati ancor di più
illuso
18/10/2014 08:49
fino a quando il lavoro serve esclusivamente a garantire lo stipendio , questo paese non avra futuro
indignato.perenne
18/10/2014 08:49
Poverini questi dirigenti, stanno soffrendo, non riescono ad arrivare a fine mese...
Torturino
18/10/2014 09:12
Dove eri il dirsi quando questi dirigenti venivano pagati senza il controllo di gestione previsto dalla legge? Ai beni culturali andrebbe fatta una mega rotazione. Questi dirigenti i dopo 14 anni dalla pubblicazione sconoscono quasi completamente la legge 10/2000 il quasi riguarda chiaramente alla parte economica. Ma poi vorrei sapere la legge Severino non si applica ai BB.cc.? Spero che Crocetta tagli il 30 % delle uo proprio ai BB?cc. Dove ci sono più di 300 dirigentini.
antonio
18/10/2014 09:31
prima di lamentarsi perche' non capiamo se servono tutti questi dirigenti .
gaetana
18/10/2014 11:00
Renzi ha ragione, bisogna tagliare e tagliare, ora verranno fuori tutti quelli entrati per "amicizia" che pretendono i diritti, e speriamo che i sindacati non li difendono
andamentolento
18/10/2014 11:01
giglione e crocetta prediligono l'andamento lento?dopo un anno dalla ristrutturazione siamo ancora a qu esto punto?perchè per glialtri dipartimenti il problema non c'è stato?non pensano a dimettersi presidente,assessore e dirigente generale?vergogna
concomodo
18/10/2014 11:16
il dirigente generale frse se la prende comodamente perchè lui il contratto ce l'ha?
senzacomodo
18/10/2014 14:25
meno male che almeno lui il contratto ce l'ha, avrei voluto vedere con lui senza come si potevano fare gli altri. detto questo: cosa ha fatto il dirsi per smuovere i mancati impegni per gli oneri 2013? cosa h afatto il dirsi per pretendere che l'assessore fissasse gli obbiettivi operativi? cosa ha fatto il dirsi per pretendere che il controllo di gestione obbligatorio per legge venisse istituito piuttosto che vedere assegnate altre unità operative? perchè il dirsi si accorge dopo un anno che vi sono 230 dirigenti senza contratto e non si preoccupava a novembre scorso di questi contratti? e alla fine quanti sono i dirigenti dei beni culturali iscritti al dirsi?
asenzacomodo
18/10/2014 18:51
i reonsabili dello sfascio sono presidente ,assessore e dirigente generale dei beni culturali .i sindacati tutti non hanno pungolato abbastana
Dirseno
18/10/2014 15:10
Bisogna fare una profonda rotazione ai BB.CC con sta protervia dei soprantendenti e architetti del cavolo. Rotazioni diffuse applicare le norme anticorruzione e spostare chi è li da piu di tre anni.
adirseno
18/10/2014 18:56
ben vengano le rotazioni,anche del personale del comparto, ma fatte con criterio e portate a termine srispettando quello che prevedono i contratti senza creare tempi morti inaccettabili come in questo caso.comunque si tenga conto che continue rotazioni portano il caos negli uffici invece che benefici